
Massimo Garavaglia ha sottolineato: «Non è un semplice parco fotovoltaico ma un’operazione di forte impatto»
Maerna e Garavaglia contro il mega impianto fotovoltaico nell’Est Ticino: "Energia pulita sì, ma non a scapito del territorio". Sì alla transizione ecologica, ma senza sacrificare l’identità agricola e ambientale. È questa, in sintesi, la posizione dell’onorevole Umberto Maerna e del senatore Massimo Garavaglia, parlamentari dell’Est Ticino, che intervengono congiuntamente contro il progetto di un impianto fotovoltaico su larga scala che coinvolgerebbe oltre 87 ettari di terreno agricolo tra Santo Stefano Ticino, Marcallo con Casone e Ossona.
"Siamo favorevoli alla produzione di energia pulita, ma questo progetto è sproporzionato e rischia di cancellare un equilibrio territoriale costruito nel tempo. Parliamo da cittadini di questo territorio, non solo da esponenti politici: conosciamo bene la natura di questi luoghi e i danni che un intervento del genere potrebbe arrecare", affermano i due parlamentari. Il progetto, promosso da Sorgenia, prevede la copertura di circa 1,5 milioni di metri quadrati di suolo agricolo – una delle ultime aree agricole compatte della zona – all’interno del Parco del Gelso, area riconosciuta per il suo pregio ambientale e già individuata come strategica nel Piano di Coordinamento Territoriale della Città Metropolitana di Milano.
"Non siamo di fronte a un semplice parco fotovoltaico – sottolinea il senatore Garavaglia – ma a un’operazione di forte impatto paesaggistico e ambientale, presentata senza un reale confronto con i cittadini e priva di una valutazione approfondita sugli effetti sul tessuto agricolo e sulla biodiversità locale". Maerna rincara la dose: "La sostenibilità deve essere armonizzata con la vocazione agricola dei territori. Un progetto di sviluppo, per essere davvero sostenibile, non può ignorare le caratteristiche ambientali e identitarie dei luoghi in cui si inserisce. Serve ascolto, condivisione e buon senso".
Christian Sormani