PAOLO GIROTTI
Cronaca

"Franco Tosi metta in sicurezza il fabbricato"

L’area è transennata a impedire il transito alle auto per un’ampia porzione di via Boccaccio, ma ora è necessario...

Una perizia tecnica ha rivelato la pericolosità della facciata tra le vie Giordano Bruno Boccaccio e D’Annunzio

Una perizia tecnica ha rivelato la pericolosità della facciata tra le vie Giordano Bruno Boccaccio e D’Annunzio

L’area è transennata a impedire il transito alle auto per un’ampia porzione di via Boccaccio, ma ora è necessario intervenire per evitare ulteriori pericoli, in prima battuta con una perizia tecnica e poi con i lavori di messa in sicurezza. È il senso dell’ordinanza del Comune di Legnano che ha per oggetto una porzione di fabbricato tra le vie Giordano Bruno, Boccaccio e D’Annunzio ancora di proprietà di Franco Tosi Meccanica, in amministrazione straordinaria ma oggetto di un’offerta che potrebbe comportare un passaggio di mano nei prossimi mesi.

A motivare l’ordinanza è stato un sopralluogo dei tecnici comunali, che hanno constatato come la porzione della facciata del fabbricato di cui era stato precedentemente accertato l’ammaloramento risulti in parte rimossa e che la porzione di fabbricato priva di muratura perimetrale è oggi protetta con una rete da cantiere. Le problematiche verificate possono costituire un rischio per il traffico pedonale, veicolare e per i frequentatori delle aree poste nelle immediate vicinanze del fabbricato, tanto che è diventato necessario procedere con l’ordinanza che impone la messa in sicurezza. L’area in questione è una delle due della ex Franco Tosi per le quali, alla scadenza del 30 luglio, erano state presentate offerte con una procedura di vendita che potrebbe chiudersi in autunno.

Le offerte, entrambe presentate da Ltc, azienda legnanese leader del mercato mondiale nella produzione di nuclei magnetici e laminations per trasformatori e reattori, riguardano l’ex carpenteria, circa 30mila metri quadri con ingresso da via XX Settembre – soglia minima per le offerte poco sopra i 2,5 milioni – e l’area ex Ansaldo, oltre 56mila metri quadrati con una base a 2,7 milioni. La porzione di area oggetto di ordinanza si trova, appunto, in quest’ultimo lotto.

P.G.