SARA BALDINI
Cronaca

Operazione sicurezza. Scongiurate le frane grazie ai paramassi

Concluso l’intervento in cinque frazioni della “Sondrio di Sopra“

L’assessore comunale ai Lavori pubblici Simone Del Marco: «Lavori pagati dal Pnrr»

L’assessore comunale ai Lavori pubblici Simone Del Marco: «Lavori pagati dal Pnrr»

Operazione sicurezza completata a favore di nuclei abitati e strade della “Sondrio di Sopra“. Si è infatti concluso l’intervento che ha interessato alcune zone già colpite dalla caduta di massi a Ronchi, lungo le strade comunali tra Ponchiera e Arquino e tra Vesolo e Ligari. I lavori sono stati finanziati per l’intero importo di 350mila euro con fondi del Pnrr e rispetto al progetto iniziale, grazie all’utilizzo dei ribassi d’asta, è stato possibile intervenire su una porzione più ampia di territorio.

A Ronchi sono state installate barriere paramassi alte 4 metri e lunghe 30. Sulla strada comunale fra Ponchiera e Arquino per oltre 250 metri le opere realizzate proteggono da eventuali distacchi, mentre a lato della via municipale tra Vesolo e Ligari è stata posizionata una barriera alta 4 metri. "In questa fase abbiamo dato priorità a zone che presentavano criticità evidenti – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Simone Del Marco (nella foto) – ma siamo impegnati in un costante monitoraggio per programmare opere analoghe in altre aree delle nostre frazioni a garanzia di persone e cose".

Sia questo intervento di messa in sicurezza sia le opere di regimazione idraulica già ultimate o di prossima realizzazione "danno conto della costante attenzione dell’Amministrazione comunale agli aspetti legati alla cura del territorio e alla sicurezza, con lavori concentrati nelle zone periferiche della città e nelle frazioni, eseguiti in un’ottica di salvaguardia e prevenzione". In tema di sicurezza si continua a lavorare a Valdisotto dopo le colate detritiche di quasi tre settimane fa che hanno fatto evacuare circa 60 residenti delle frazioni di Tola, Aquilone e San Bartolomeo, tuttora costretti fuori casa per motivi di sicurezza. Il loro rientro avverrà solo quando si avranno elementi rassicuranti sulla stabilità del versante. Nel frattempo le imprese incaricate sono all’opera per rendere sicuri i pendii a monte dei torrenti Solco e Novalena.

Sara Baldini