DANIELE DE SALVO
Cronaca

Escursionista precipita per cento metri e muore sul Resegone, il suo cane lo veglia e dà l’allarme per i soccorsi

Lecco, la vittima è un 44enne. Il quattro zampe ha iniziato ad abbaiare fino a quando un altro alpinista ha avvistato il corpo. Poi il recupero con l’elicottero

Soccorso alpino in azione (Archivio)

Soccorso alpino in azione (Archivio)

Lecco, 17 maggio 2025 – Una caduta di almeno un centinaio di metri, che non gli ha lasciato scampo. Era in giro con il suo cane l'escursionista di 44 anni che nella mattinata di oggi è morto sul Resegone, versante a monte di Lecco. Con l’uomo, residente a Treviglio, nella Bergamasca, non c'era nessuno che potesse chiedere aiuto o l'allarme, se non il cane appunto, che lo ha raggiunto e lo ha vegliato.

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L’avvistamento

È stato proprio grazie al quattro zampe, che continuava a guaire e abbaiare, quasi per richiamare l'attenzione di qualcuno, che un altro escursionista ha notato a distanza prima l'animale, e poi, accanto, il corpo privo di vita del 44enne attorno al quale continuava a gironzolare il “compagno” di escursione, come per proteggerlo.

La telefonata agli operatori del 112 è scattata intorno a mezzogiorno e mezzo, ma forse l'escursionista precipitato e il suo cane erano lì da almeno una mezz’ora.

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L’intervento

Dalla base di Villa Guardia sono immediatamente decollati i soccorritori dell'eliambulanza di Como, mentre da terra si sono messi in marcia i volontari del Soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana della stazione di Lecco. Quando lo hanno raggiunto, il 44enne era già morto.

Il magistrato di turno in procura a Lecco è stato avvisato dell’accaduto. Successivamente il pm ha concesso l'autorizzazione alla rimozione della salma, riposta in una sacca da feretro e recuperata con il verricello. È la seconda vittima sulle montagne lecchesi in pochi giorni.

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Giovedì a perdere la vita era stato Nadir Bonacina, pensionato 78enne di Mandello del Lario, caduto per una ventina di metri lungo un sentiero nei boschi vicino a casa. Si teme possa essere l'inizio di una bella stagione nera sulle montagne lecchesi, prese d'assalto da centinaia e centinaia di escursionisti come appassionati di attività all'aria aperta.

L'appello dei tecnici del Soccorso alpino e degli esperti è quello alla massima prudenza, specialmente di questo periodo, quando magari si affrontano le prime uscite dopo un inverno chiusi in casa.