Milano – È stata ultimata, e deve essere solo supervisionata, la relazione dei Vigili del fuoco di Milano sul cedimento che ieri ha coinvolto l'insegna in cima della Torre Hadid, un'icona dello Skyline milanese, con ripercussioni su tutto il complesso di CityLife.

La polizia giudiziaria del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, a cui la procura ha delegato le indagini dopo aver aperto un fascicolo, ha messo insieme tutti gli elementi tra i quali anche un sopralluogo aereo effettuato con dei droni.
Secondo indiscrezioni, la grande struttura in acciaio era dotata anche di sensori di sicurezza. Per questo motivo il nucleo investigativo dei pompieri ha chiesto alla proprietà di sapere se nei giorni precedenti il sistema avesse segnalato qualcosa di anomalo.

È poco probabile infatti che normali fenomeni meteorologici come venti o temperature estreme possano aver causato di per sé un cedimento, dato che questi fattori sono in genere ampiamente previsti in fase di progettazione.
Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini: "Parlavo adesso con i Vigili del Fuoco, che stanno lavorando per rimettere in sicurezza e riaprire la zona oggi: ho chiesto di essere informato tempestivamente sulle cause, perché avrebbe potuto essere una tragedia. Stanno lavorando giorno e notte per rimettere in sicurezza già oggi la zona, riaprire la metropolitana e riaprire tutta l'area. Poi non so se rimonteranno o meno l'insegna, quella sarà una scelta privata di cui non mi occupo".