ROBERTO CANALI
Economia

Il lavoro di sei mesi se ne va in tasse: carico fiscale soffocante

Calo di mezzo punto percentuale in Lombardia ma la pressione resta oltre il 52%. Ogni realtà fa a sé: solo Sondrio è sotto il 50%, i più tartassati a Pavia e Cremona

Un lavoratore

Un lavoratore

Milano – È un socio implacabile lo Stato abituato a chiedere molto, almeno per chi le tasse le paga fino all’ultimo euro, spesso senza fornire in cambio servizi adeguati. La Lombardia non fa eccezione come emerge dalla studio “Comune che vai fisco che trovi” di Cna che ha messo in fila i capoluoghi lombardi dal punto di vista della pressione fiscale, prendendo in considerazione anche le tasse locali che contribuiscono ad allungare il “calvario“ dei contribuenti, specie quando questi ultimi sono piccole imprese. Il rapporto prende come riferimento un’impresa tipo: una ditta individuale che dispone di un laboratorio artigiano di 350 mq e di un negozio di proprietà di 175 mq destinato alla vendita, entrambi con valori immobiliari pari a 500mila euro in ciascun comune. I ricavi considerati ammontano a 431mila euro, con un reddito d’impresa di 50mila. Nonostante un calo della pressione fiscale, passata dal 52,8% al 52,3%, anche in Lombardia per oltre metà dell’anno si continua a lavorare per lo Stato.

I più fortunati sono gli imprenditori di Sondrio, il capoluogo con il minor livello di tassazione è Sondrio, che si assesta all’8° posto della classifica nazionale con un Total Tax Rate pari al 49,8%. Sul podio lombardo salgono Milano, 16° e con un Total Tax Rate pari al 50,5%, e Brescia 25° e con un Total Tax Rate pari a 50,9%. Seguono nella graduatoria regionale Bergamo 37° con un livello di tassazione pari a 51,3%, Lodi 38° con una Total Tax Rate di 51,3%, Monza 55° con un livello di tassazione pari a 52%, Como 61° con un Total Tax rate di 52,1%, Lecco 70° con un livello di tassazione al 52,5% e Varese 71° con un Total Tax Rate di 52,5%. Chiudono la classifica lombarda i capoluoghi di Mantova 78° con livello di tassazione pari a 52,8%, Pavia 82° con un Total Tax rate di 53% e Cremona fanalino di coda al 105° con un livello di tassazione di 55,7%.

Solo 10 comuni italiani dei 114 analizzati dall’Osservatorio presentano un Total Tax Rate inferiore al 50%, tra questi è presente solo un comune lombardo ovvero Sondrio. Per quanto concerne il Tax Free Day, Sondrio può festeggiare il 30 giugno, Milano il 3 luglio, Brescia il 4 luglio, Bergamo e Lodi il 6 luglio, Monza l’8 luglio, Como il 9 luglio, Lecco e Varese il 10 luglio, Mantova l’11 luglio, Pavia il 12 luglio e Cremona il 22 luglio. “Vi è un leggero miglioramento, ma bisogna fare ancora molta strada – sottolinea Giovanni Bozzini, presidente di Cna Lombardia –. Ciò che emerge è che più la Pubblica Amministrazione funziona, meno forte è il carico fiscale per i contribuenti. E non è casuale”. Se infatti nel 2024 le imprese italiane hanno lavorato per il fisco fino al 9 luglio, due giorni in meno rispetto all’anno precedente, Bolzano si conferma il territorio più favorevole con un livello di tassazione pari al 46,3%, mentre Agrigento chiude la classifica dei 114 capoluoghi con una pressione complessiva che raggiunge il 57,4%.