LUCA BALZAROTTI
Economia

Potere d’acquisto in Lombardia: la mappa dei consumi provincia per provincia

Nella regione superati i 242 miliardi all’anno, un quinto del totale nazionale. In Brianza, Lario e Bergamo potere d’acquisto record, Lodi spende la metà di Milano

I consumi in Lombardia sono cresciuti del 16,3% rispetto al 2019

I consumi in Lombardia sono cresciuti del 16,3% rispetto al 2019

Milano, 4 settembre 2025 – In provincia di Milano la spesa pro capite sfiora i 31mila euro. Nel Lodigiano è quasi la metà. Nello spazio di pochi chilometri, quelli che separano due territori confinanti, convivono capacità di consumi profondamente diverse.

A fotografarle è il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne-Unioncamere che, per la prima volta, fornisce stime su scala provinciale, calcolando anche quanto viene destinato ai beni alimentari. L’analisi evidenzia che nel Nord-Ovest si concentra il 30% dei consumi in Italia: 371,6 miliardi. In Lombardia il 20%, un quinto del totale nazionale. Il valore annuale delle spese dei residenti ha raggiunto 242,7 miliardi di euro, con un incremento del 16,3% rispetto al 2019: la capacità pro capite è 24.283 euro all’anno.

La provincia di Milano, con consumi per 100 miliardi, è quella con la media individuale più alta sia in Lombardia, sia in Italia: 30.993 euro. Al secondo posto nella graduatoria regionale per potere d’acquisto con 26.714 euro si trovano i residenti della provincia di Monza Brianza, quarta per consumi totali (23,3 miliardi). Terza con 21.961 euro è Lecco, nona per consumi (7,3 miliardi all’anno). Tra le prime cinque compaiono anche Bergamo e Como: gli orobici “si permettono“ una spesa pro capite di 21.389 euro (23,7 miliardi i consumi), mentre sul Lario si scende a 20.440 euro (12,2 miliardi i consumi). Chi vive a Sondrio, Brescia e Varese ha un potere d’acquisto simile: 20.326, 20.324 e 20.229 euro pro capite.

Cambiano invece i consumi totali: 25,9 miliardi a Brescia, seconda dopo il Milanese; 17,8 nel Varesotto (quinta) e 3,6 in Valtellina, ultima in Lombardia. Mantova, Pavia, Cremona e Lodi occupano gli ultimi quattro posti, evidenziando come la spesa pro capite si abbassi nelle province più a sud della Lombardia: si scende dai 19.479 euro di Mantova (7,9 miliardi il totale dei consumi annui) ai 17.909 di Lodi, l’area con il potere d’acquisto più basso (4 miliardi i consumi). Quasi appaiate Pavia e Cremona con 18.793 e 18.769 euro: nella prima i consumi superano i 10 miliardi; 6,6 nel Cremonese.

Per i beni alimentari i lombardi spendono 39,9 miliardi: una cifra che incide il 16,5% sul totale dei consumi. Per la tavola le differenze tra territori si assottigliano, passando dai 4.321 euro pro capite dei residenti nel Milanese ai 3.667 euro del Lodigiano. Nella maggior parte delle province i valori si allineano tra i 3.700 e i 3.800 euro.