
La tassazione non scende. Al contrario, la curva negli ultimi anni ha ripreso a salire. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi...
La tassazione non scende. Al contrario, la curva negli ultimi anni ha ripreso a salire. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi della Cgia, nel Documento di economia e finanza del 2025 si stima una pressione fiscale per l’anno in corso del 42,7% in rapporto al Pil (Prodotto interno lordo), in lieve aumento di 0,1 punti rispetto al 2024. A incidere nella crescita hanno contribuito alcune novità legislative e fattori economici positivi che hanno determinato la risalita delle imposte sostitutive legate ai redditi da capitale. Anche l’aumento delle retribuzioni - dai rinnovi contrattuali collettivi fermi da tempo agli arretrati sbloccati per il pubblico impiego - ha portato a un rialzo dell’Irpef e dei contributi pensionistici.
Meno significativo, invece, l’effetto sulla pressione fiscale delle nuove tasse introdotte negli ultimi anni come l’incremento sui tabacchi e dell’Iva su alcuni prodotti e l’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni per il 2024. Tra queste misure rientrano anche la rimodulazione delle detrazioni per le spese fiscali con l’introduzione di alcune limitazioni per redditi elevati, l’inasprimento della tassazione sulle cripto-attività, la riduzione delle detrazioni delle spese per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico per il 2025.
L.B.