RUBEN RAZZANTE
Cultura e Spettacoli

L’AI orienta il rapporto aziende-clienti

Razzante* Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando radicalmente il modo in cui le aziende definiscono i prezzi e gestiscono le vendite....

Razzante* Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando radicalmente il modo in cui le aziende definiscono i prezzi e gestiscono le vendite....

Razzante* Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando radicalmente il modo in cui le aziende definiscono i prezzi e gestiscono le vendite....

Razzante*

Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando radicalmente il modo in cui le aziende definiscono i prezzi e gestiscono le vendite. Prezzi troppo alti scoraggiano i consumatori, prezzi troppo bassi possono compromettere i bilanci delle imprese. È per questo che il pricing è considerato una vera e propria arte, che richiede competenze in ambito marketing, finanza e psicologia comportamentale. Oggi con l’Intelligenza Artificiale le aziende sono in grado di personalizzare i prezzi in funzione delle caratteristiche e dei comportamenti di ciascun cliente. Un esempio emblematico è quello di alcune compagnie aeree, che stanno adottando l’AI per la gestione dinamica dei prezzi dei biglietti, con l’obiettivo di offrire “il prezzo giusto, per quel volo, in quel momento, a quello specifico individuo”.

L’AI permette di analizzare in tempo reale una molteplicità di fattori: dalle abitudini di acquisto e le preferenze individuali, alla disponibilità a pagare del singolo utente, fino ai prezzi dei concorrenti. Grazie ai modelli predittivi basati sui dati storici e sui trend del momento, è possibile ottimizzare dinamicamente i prezzi e migliorare al tempo stesso l’esperienza del cliente. Inoltre, l’Intelligenza Artificiale consente di progettare delle strategie di pricing più mirate e orientate al cliente, integrando analisi del sentiment e delle aspettative del consumatore. Tuttavia, questa evoluzione tecnologica non è priva di criticità, soprattutto in ambito etico e con riferimento alla privacy. Alcuni studi hanno mostrato che l’AI può spesso penalizzare inconsapevolmente le fasce economicamente più deboli, proponendo prezzi più alti rispetto a quelli offerti a clienti benestanti. Esistono, inoltre, rischi di discriminazioni basate su fattori come etnia, provenienza geografica o altri dati sensibili, per cui è necessario che l’algoritmo si ispiri all’equità.

*Docente di Dirittodell’informazioneall’Università Cattolica