
“La buca“ con Carlo De Leonardo e Maurizio Lupinelli
Una questione di anima e di angeli e di spiritualità. Ma senza dogmi. E con i piedi ben piantati nella contemporaneità. Che poi è la matrice originaria de Gli Incamminati, da Testori in avanti, oltre quarant’anni di teatro e di confronto (serrato) sui linguaggi. Come è evidente anche nella nuova stagione pensata dal centro di produzione per il progetto deSidera, ovvero il cartellone 25/26 dell’Oscar di via Lattanzio e dal Teatro degli Angeli in via Colletta. Doppia sala. Per una visione ramificata, diretta da Gabriele Allevi, Luca Doninelli e Giacomo Poretti. Capaci di ritagliarsi un proprio posticino nella complessa galassia artistica milanese. Mica facile.
La nuova stagione conferma la vivacità della proposta culturale. E rilancia: qualche nome da locandina, una manciata di titoli che daranno noia ai palcoscenici più blasonati, una felice attenzione verso chi vede la scena come luogo di confronto con le diversità e i margini. Il tutto sotto il claim "La pace che cerchiamo", che al di là delle sfumature ecumeniche, vibra di tremenda attualità. "È un concetto che irrompe quando deponiamo i pregiudizi – spiegano i direttori –, quando ci mettiamo in ascolto degli altri. La pace che cerchiamo è quella che sboccia dallo studio e dalla complessità. E il teatro ne è da sempre un grande alleato. Aiuta a capire di cosa abbiamo bisogno con le sue provocazioni, la sua bellezza, la sua poesia".
Si inizia a ottobre con "Shakespeare / Poemetti" di Malosti, le serate comiche de "Il triduo del giullare" (ospiti Max Angioni, Gioele Dix, Angelo Pintus), il Manzoni letto da Toni Servillo. Bello ritrovare il Teatro della Ribalta con "Superabile", così come da non perdere "La buca" di Lupinelli.
Incuriosisce il progetto Cabaret Bulgakov, suddiviso in differenti focus, sempre guidati da Paolo Bignamini. Mentre fra i titoli forti della prosa ecco "La locandiera" di Andrea Chiodi, "Fantasmi" di Randisi/Vetrano, "Miracolo a Crotone" firmato da Saverio La Ruina, "Lavinia fuggita" di Michela Cescon, i vari appuntamenti con Giacomo Poretti, più volte protagonista in scena. Fuori categoria Bergonzoni, a cui è dedicata una serata speciale. E poi ancora Laura Maninoni chiamata a ripensare un frammento della Bibbia, i progetti dedicati ai ragazzi, Arianna Scommegna nel Magnificat di Alda Merini, quel gioiello di poesia che si conferma ogni volta "Una tazza di mare in tempesta" di Roberto Abbiati.