DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, ruota panoramica abbattuta dal vento: il lungolago resta blindato, il Comune scalpita

La Procura indaga per disastro colposo, impossibile rimuovere i rottami prima che siano effettuati tutti i rilievi. L’amministrazione comunale ha fretta di sistemare la passeggiata per renderla di nuovo fruibile

Lecco, ruota panoramica abbattuta dal vento: il lungolago resta blindato, il Comune scalpita

Lecco – Incidente dovuto ad una tromba d’aria imprevedibile e indomabile, oppure negligenza. Lo stabilirà il perito tecnico incaricato dai magistrati della Procura della repubblica di Lecco, che stanno indagando sul crollo del ruota panoramica sul lungolago di Lecco.

RUOTA PANORAMICA RIBALTATA
La ruota panoramica abbattuta dal vento sul lungolago di Lecco

L’ipotesi di reato è già quella di disastro colposo, cioè di un disastro provocato non intenzionalmente, ma appunto per negligenza, imprudenza o imperizia, magari per un montaggio o un ancoraggio a terra errato. Al momento non comunque risultano indagati. “A noi non è stato notificato nulla”, conferma Antonella Musso, l’imprenditrice di 61 anni proprietaria della mega attrazione. Fino a quando non verrà svolti e ultimati i rilievi, i rottami della maxi giostra non potranno essere toccati né rimossi.

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Sia la titolare della giostra, sia dal Comune, sperano che vengano effettuati in tempi brevi, la prima per poter valutare i danni subiti, il sindaco e gli amministratori comunali per sistemare e rendere di nuovo fruibile lo spazio del lungolago al momento non interessato dai lavori di riqualificazione come invece altri tratti. È una delle aree più attrattive e turistiche della città. Ciò che comunque più importa è che non si registrano vittime, perché gestori e addetti hanno sfollato la ruota prima che cadesse.

Una “vittima” in realtà c’è: è il monumento dedicato a Pietro Vassena, il genio incompreso lecchese morto il 21 maggio 1967 all’età di 70 anni, dopo aver, tra il resto inventato il C3, il primo sommergibile civile della storia con cui nel ‘48 raggiunse la profondità record di 412 metri. Eppure, nonostante il monumento sia stato divelto, il volto in bronzo dell’inventore è rimasto intatto, quasi un segno che sia giunto il momento di tributargli il giusto onore.