Coronavirus Lombardia: meno di 200 in terapia intensiva, mai così pochi dal 4 marzo

Via alla raccolta di plasma iperimmune in Lombardia. Le Asst stanno iniziando a chiamare tutti i guariti e a chiedere di donare per salvare vite

Analisi coronavirus

Analisi coronavirus

Milano, 23 maggio 2020 - In Lombardia nelle ultime 24 ore si sono registrati 56 morti, portando il totale a 15.840. I guariti sono invece aumentati rispetto a ieri sono aumentati di 688 unità, portando il numero complessivo dall'inizio dell'emergenza a 45.355. I nuovi casi positivi sono invece 441 (86.825 il totale), con un'incidenza del 2,6% rispetto ai tamponi giornalieri, a loro volta pari a 17.191 (658.784 il totale).  Sono meno di duecento i malati di Covid ricoverati in terapia intensiva in Lombardia, precisamente 199, otto meno di ieri. Un dato così basso non si aveva dal 4 marzo. In calo anche il numero dei ricoverati negli altri reparti, 4.026, due meno di ieri. "I dati di oggi segnano un leggero incremento della percentuale tra i tamponi effettuati e i casi risultati positivi, ma indicano anche il raggiungimento di un traguardo davvero importante: siamo scesi sotto la simbolica quota delle 200 terapie intensive. Il numero dei ricoveri in questi reparti è infatti di 199 casi. Aumentano anche i guariti, numeri da valutare sempre nel medio periodo con la raccomandazione di continuare a rispettare le regole per non vanificare l'eccezionale  comportamento mantenuto fin qui". Lo ha detto l'assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera, commentando i dati odierni. "Segnalo anche - ha aggiunto Gallera - che fra i nuovi positivi registrati oggi, contiamo 108 tamponi riguardanti operatori sanitari e ospiti delle Rsa, un numero più alto rispetto alla stessa casistica degli ultimi giorni. La diffusione del contagio fra la popolazione rimane quindi stabile". 

Dati contagio del 23 maggio 2020
Dati contagio del 23 maggio 2020

 

I numeri delle province

Sono 22.616 (+88) di cui 9.565 (+ 40) a Milano città, i nuovi casi positivi al coronavirus nell'area metropolitana di Milano. Ieri la crescita sul giorno precedente era stata di 73 casi nell'area metropolitana e 35 a Milano città. Per quanto riguarda le altre province, a Bergamo sono 102 i nuovi casi, per un numero complessivo dall'inizio dell'emergenza di 12.834; a Brescia si è raggiunta la cifra complessiva di 14.417 (+72), Como 3.747 (+34), Cremona 6.383 (+9), Lecco 2.717 (+11), Lodi 3.400 (+8), Mantova 3.314 (+4), Monza Brianza 5.421 (+12), Pavia 5.184 (+33), Sondrio 1.414 (+7); Varese 3.490 (+44); mentre altri 1.888 sono in corso di verifica.

Mappa del contagio per provincia, 23 maggio 2020
Mappa del contagio per provincia, 23 maggio 2020

Gallera: no a commissariamento sanità

L'assessore al Welfare Giulio Gallera si dice "certo che la stragrande maggioranza dei lombardi" non vorrebbe il commissariamento della sanità regionale. "Al di là che non è previsto dalla legge per le motivazioni che qualcuno richiede - ha detto l'assessore al Welfare rispondendo ai giornalisti in una conferenza stampa all'ospedale Poma di Mantova - sono certo che la stragrande maggioranza dei lombardi non lo vorrebbe".

​Fontana contro la movida "disobbediente"

Il governatore lombardo Attilio Fontana torna a bacchettare i "disobbedienti" della movida. "Come ho più volte ribadito, Regione Lombardia è pronta a intervenire, anche con nuove restrizioni, per evitare che tutto il lavoro svolto fin qui grazie alla buona volontà della maggioranza dei cittadini, venga vanificato da alcuni incoscienti". Fontana prende posizione contro "le foto, i video e le notizie riguardanti assembramenti e movida in diversi comuni lombardi" circolate nelle ultime ore e finite al centro della polemica, non solo sui social. "Mi appello ai prefetti e ai sindaci della nostra regione - conclude Fontana - affinché usino, dove serve, il massimo del rigore, anche attraverso l'utilizzo della Polizia locale e delle forze dell'ordine e l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge, come la riduzione dell'orario di apertura e la chiusura".

E intanto il sindaco di Brescia  Emilio Del Bono ha emesso un'ordinanza che limita l'orario di apertura dei locali di piazza Arnaldo, cuore della vita della città.  Tutto è partito dalle immagini di piazza Arnaldo gremita nel primo venerdì post lockdown. Immagini che non hanno fatto piacere a Del Bono, che ha scelto il pugno duro: disposta la chiusura di tutti i pubblici esercizi e attività artigianali alimentari, nei giorni 23 e 24 maggio dalle 21.30 alle 5 del giorno successivo.

Via a raccolta e donazioni di plasma iperimmune

Regione Lombardia intende utilizzare in maniera più diffusa la cura dei malati Covid con il plasma iperimmune sperimentata dal San Matteo di Pavia e dell'Asst Mantova. Lo ha spiegato l'assessore  Gallera che a Mantova si è recato "per dire grazie". "Alla fine dei lavori - ha detto Gallera - siamo qua a dire grazie con orgoglio e mettere a disposizione del mondo. Noi da giovedì abbiamo mandato indicazioni precise sulle metodiche di raccolta del plasma a tutti i nostri centri trasfusionali. Tutte le Asst stanno iniziando a chiamare tutti i guariti e a chiedere, perché questo è un atto volontario di venire a donare il plasma. Accanto a questi lo stiamo facendo anche con tutte le persone che stiamo sottoponendo al test sierologico". In questo modo, "ogni Asst raccoglierà e terrà queste sacche di plasma a disposizione del sistema".

Gallera: restano gli ospedali in fiera a Milano e Bergamo 

Dopo che il governatore lombardo Fontana ha bollato come "polemiche incomprensibili" le accuse in merito all'ospedale in fiera a Milano, anche l'assessore Gallera è intervenuto sul tema, precisando che gli ospedali realizzati in Fiera a Milano e Bergamo per l'emergenza Coronavirus rimarranno. Poi Gallera ha ringraziato la "generosità dei lombardi che hanno finanziato integralmente queste realtà". Gallera ha ricordato che ci sono stati progetti simili in altre regioni, come le Marche o l'Emilia. "Ma l'unico problema - ha osservato - che è stato posto è Milano, che rimane. Nessuno chiude niente. Spero nell'ambito del mio mandato di poterlo vedere smontato perché vorrà dire che è finito il Covid e abbiamo il vaccino e non ci sarà più bisogno. Ma fino a quel momento quel presidio rimane aperto. Meglio che qualcuno mi dica che non ho utilizzato qualcosa di molto innovativo - ha concluso - che non mi chieda perché non sono riuscito a curare le persone".

Rsa: positivo il 30% degli ospiti

Stando a quantro fatto sapere dall'assessore Gallera, il 30% degli ospiti delle Residenze Sanitarie per Anziani (Rsa) della Lombardia è risultato positivo al Coronavirus. "Abbiamo concluso lo screening nelle Rsa, dove sono stati fatti tamponi a tutti gli ospiti – ha spiegato Gallera –. Sono stati fatti 57mila tamponi, compresi quelli di controllo. Dai risultati è emerso circa un 30% di positivi e tutti sono stati collocati in aree separate e curati in maniera puntuale".

Indice del contagio lombardo: ora è "basso"

Ieri l’Istituto Superiore di Sanità ha ricalcolato l’indice di contagio lombardo riducendolo da "moderato" a "basso", da 0,62 a 0,51. "Tradotto: perché una persona possa essere contagiata – ha precisato Gallera – deve entrare in contatto con due persone infette nello stesso momento".

La brigata cubana lascia Crema

Dopo quello russo e quello albanese, lascia la Lombardia un altro contigente di medici e infemieri stranieri giunti ad aiutare nella lotta contro il coronavirus. Questa mattina la città di Crema ha salutato la brigata cubana, arrivata in città lo scorso 22 marzo e dunque rimasta in trincea per ben due mesi. "Siete stati i primi ad aiutare e gli ultimi ad andare via", li ha omaggiati il governatore Attilio Fontana. 

Conseguenze Covid su aumento pressione

Tra le conseguenze del Covid19 c’è un costante aumento della pressione arteriosa sistemica. Man mano che avanza portando i noti sintomi respiratori, Covid-19 evolve progressivamente in una patologia vascolare che determina un’instabilità emodinamica. A dirlo uno studio dell’università Statale di Milano, che dimostra come le persone infette vadano incontro a una progressiva degradazione della funzionalità endotelio polmonare che si associa a un aumento della pressione. Le prime osservazioni sono state condotte fra 40 pazienti Covid di media intensità, nell’unità cardiorespiratoria dell’ospedale Policlinico.