STEFANIA TOTARO
STEFANIA TOTARO
Cronaca

Aggredita e accoltellata nel parcheggio di un centro commerciale a Giussano: l’ex a giudizio immediato per il tentato omicidio

Said Cherrah ha chiesto il rito abbreviato, fissato per giugno. L’uomo è già stato condannato dal Tribunale di Como a 11 anni per avere gettato acido in faccia alla stessa ragazza,

I carabinieri sul luogo dell'aggressione e Said Cherrah

I carabinieri sul luogo dell'aggressione e Said Cherrah

Giussano (Monza Brianza), 12 Marzo 2025 - A dicembre ha costretto la sua ex a salire sulla sua auto nel parcheggio del centro commerciale in via Prealpi a Giussano, l'ha colpita ripetutamente al volto, ha tentato di strangolarla con un cavo usb, tra la gente indifferente alle sue urla e poi l'ha colpita con una coltellata alla schiena.

A salvarla un angelo custode, un automobilista che finalmente si è fermato, l'ha fatta salire e l'ha portata lontano dalla morte.

Per questa terribile vicenda, accaduta lo scorso dicembre a una 24enne di origine marocchina di Erba, la Procura di Monza ha chiesto il giudizio immediato per tentato omicidio di Said Cherrah, il 26enne anche lui di origini marocchine residente a Broni nel Pavese, in carcere e già condannato dal Tribunale di Como a 11 anni di reclusione per avere gettato acido in faccia alla stessa ragazza, a cui in aula ha giurato la morte, minacciando anche la legale della giovane.

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L'imputato ora ha chiesto di venire processato con il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna e dovrà presentarsi a giugno davanti alla gup del Tribunale di Monza Angela Colella, dove la sua ex potrà nuovamente costituirsi parte civile, rappresentata dall'avvocata Daniela Danieli di Como.

All'arresto Said Cherrah ha raccontato una versione del tutto opposta al suo difensore, l'avvocato Roberto Grittini. "Mi ha detto che stava ancora insieme alla ragazza e che si erano dati appuntamento", le parole del giovane. Dopo il tentato omicidio il 26enne è tornato verso casa e ha chiamato il suo legale. Poi i carabinieri sono andati ad arrestarlo. "Quello che è certo è che quella tra i due era una relazione tossica e patologica, quando lui era in carcere lei gli faceva soldi e regali", aggiunge l'avvocato Grittini.