Erba, 9 dicembre 2024 – Altro che segnali d’allarme. Piuttosto meglio dire di un copione tanto prevedibile da apparire scontato, nella sua tragicità. L’avvocato della ragazza accoltellata oggi in un centro commerciale a Giussano dall’ex fidanzato Said Cherrah, 26enne di origini marocchine, sul punto, è stato chiarissimo: “Aveva detto 'ti ammazzo e ti rovino con l'acido’, ci ha provato con l'acido e adesso si vede che è passato alla fase successiva”.
A mettere in fila le vicende giudiziarie, infatti, se da una parte si rabbrividisce, dall’altra non si può non pensare di trovarsi di fronte a un esito già scritto.
Il primo arresto
Il primo provvedimento nei confronti del ventiseienne di Broni risale all’agosto del 2023, quando Cherrah viene arrestato dopo una frequentazione di cinque mesi che, in realtà, si trattava di una ripesa nei rapporti, seguita a un primo addio. Prima, ad agosto 2022 e a febbraio 2023, c’erano già state due denunce presentate dalla ragazza, successivamente ritirate.
Nell’occasione del primo arresto Said – che è stato anche sorpreso fuori dalla caserma dei carabinieri con in mano un cric – viene portato in carcere, per poi finire ai domiciliari a Broni per un mese. Successivamente la misura viene trasformata in obbligo di dimora e divieto di avvicinamento e di comunicazione con la ex compagna e i suoi familiari.
Uno stop che, con tutta evidenza, Cherrah fatica a rispettare. Una chiara avvisaglia di quello che accadrà il 21 novembre 2023, quando la giovane verrà aggredita con l’acido, si ha una settimana prima dell’assalto: il padre della ragazza riceve una serie di telefonate da numeri non immediatamente identificabili. A chiamare è sempre l’ex compagno della figlia, che viene riempita di insulti.
L’assalto
Ma il vero campanello d’allarme – meglio sarebbe dire l’annuncio dell’attacco a base di acido – arriva il 18 novembre 2023. La ragazza presenta una nuova denuncia, accusando Said di avere violato il diveto di avvicinamento che gli è stato imposto.
Niente, però, sembra fermare l’allora venticinquenne, che la mattina del 21 novembre, in un supermercato di Pavia, acquista un flacone da un litro di acido muriatico.
Lo userà nel pomeriggio, quando in via Pontida a Erba, nelle vicinanze dell’azienda in cui lavora la ragazza, si avvicina a lei e, dopo una raffica di insulti, le versa addosso parte del liquido corrosivo. Nell’aggressione viene ferito anche un collega della giovane, intervenuto in suo aiuto.
Il secondo provvedimento
Cherrah viene identificato e arrestato il giorno stesso dell’agguato. Nei suoi confronti vengono emesse due ordinanze di custodia cautelare. Quella per l’attacco a colpi di aciop e quella che gli viene notificata al termine dell’interrogatorio di convalida, con l’accusa di aver violato il divieto di avvicinamento e comunicazione con la persona offesa.
L’ultimo episodio
Passa poco più di un anno e il ventiseienne torna all’azione. In mezzo, a febbraio, c’è stato l’inizio del processo seguente l’aggressione con l’acido muriatico. Nelle more dell’inchiesta Cherrah viene collocato ai domiciliari, misura le cui disposizioni ha violato oggi – lunedì 9 dicembre – per accoltellare l’ex compagna nel parcheggio di un centro commerciale a Giussano.
Quest’oggi il ventiseienne di Broni ha goduto di un permesso d’uscita, ma non ha ottemperato alle imposizioni del giudice, che gli aveva prescritto di non lasciare i luoghi stabiliti. Cherrah ha invece dato appuntamento all’ex compagna e, una volta raggiuntala, l’ha colpita. Nuovamente.