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Il Giorno

Cosa Fare

Borghi dipinti in Lombardia: dove sono le 13 gallerie d'arte a cielo aperto

Dal Comasco al Lecchese fino alla Bergamasca e il Mantovano: sono piccoli centri dove la pittura si intreccia con la vita quotidiana

Claino con Osteno, sul lago Ceresio, in provincia di Como e Taceno, in Valsassina (Foto Facebook)

Nel suggestivo borgo di Parlasco, nel corso del 2007, &egrave; stato realizzato un ciclo di affreschi che narra la leggendaria storia del Lasco, noto come il celebre bandito della Valsassina, nel Lecchese.&nbsp;Il protagonista della leggenda del Bandito &egrave; Sigifredo Falsandri, conosciuto anche come il conte di Marmoro. Durante le ore diurne, era noto per la sua generosit&agrave; e la sua carit&agrave; verso i bisognosi, ma al calare della notte si trasformava in un temuto bandito che seminava il terrore nella valle, compiendo crimini e rapine.

Le avventure del Lasco prendono vita attraverso gli affreschi, trasformando le strade di Parlasco in un autentico museo all&rsquo;aperto.&nbsp;Girovagando tra le strette viuzze del paese, &egrave; possibile immergersi nell&rsquo;atmosfera del romanzo storico scritto da A. Balbiani, ambientato nel XVII secolo. Questo romanzo descrive la vita difficile e travagliata degli abitanti di Parlasco e dell&rsquo;intera Valsassina, alle prese con gli avvenimenti storici, le influenze dei signorotti locali e le credenze popolari del periodo.

L&rsquo;origine del nome &#39;ParLasco&#39;&nbsp;potrebbe essere ricondotta all&rsquo;espressione &ldquo;Per Lasco,&rdquo; in quanto si suppone che proprio qui sia stata eretta la forca con questa denominazione. Ancora oggi, a Parlasco, &egrave; possibile ammirare i pochi resti della Rocca di Marmoro, che fungeva da quartier generale per questo leggendario personaggio.

Parlasco, borgo dipinto (Foto facebook Marta Mainetti)

Parlasco, in Valsassina (Lecco)

Sempre nel Lecchese, a Taceno, i murales lungo via Vittorio Emanuele, realizzati nel 2007, riportano alla luce antichi mestieri e botteghe.

Le opere sono state realizzate sugli edifici del nucleo antico del borgo da artisti locali e non solo.&nbsp;Un progetto che ha sicuramente rilanciato l&rsquo;immagine del luogo e permette alla cittadina di essere ancora pi&ugrave; attrattiva.

Taceno, nel Lecchese (Foto profilo facebook Paola Angela Cimardi)

Taceno, in Valsassina (Lecco)

Arcumeggia, frazione del Comune di Casalzuigno, nel Varesotto, rappresenta una realt&agrave; unica nel suo genere: a partire dagli anni &#39;50 del Novecento &egrave; stata avviata nel paese un&#39;esperienza innovativa, con l&#39;obiettivo di combattere l&#39;abbandono dei territori montani che il paese stava vivendo.

&#39;Arx Media&#39;, questo l&#39;antico nome di Arcumeggia, sub&igrave; nel corso del Medioevo, nonch&eacute; del XVI e del XVII secolo, le stesse sorti di molti territori del Varesotto, cambiando numerose volte la propria amministrazione. Fu annessa alla Provincia di Varese nel 1786, a Vergobbio nel 1809 e a Cuvio nel 1812. Il Comune di Arcumeggia fu poi ripristinato con il ritorno degli Austriaci. Nel 1927, in epoca fascista, venne unito a Casalzuigno.

Nel 1956 l&#39;Ente Provinciale per il Turismo decise di trasformarla in un borgo dipinto: giunsero cos&igrave; in paese decine di illustri pittori, i cui affreschi si possono ammirare sulle pareti esterne delle case e lungo la Via Crucis. Da vedere anche la &#39;Casa del Pittore&#39;.

Visitatori tra le case dipinte di Arcumeggia nel territorio di Casalzuigno

Arcumeggia, in provincia di Varese

Sempre nel Varesotto, in Val Veddasca, c&#39;&egrave; Cadero,&nbsp;piccolo centro abitato di antica origine, un tempo frazione del comune di&nbsp;Graglio con Cadero, poi soppresso nel&nbsp;1928, e&nbsp;fuso&nbsp;ai comuni di&nbsp;Armio,&nbsp;Biegno&nbsp;e&nbsp;Lozzo, formando il nuovo comune di&nbsp;Veddasca. Nel&nbsp;2014&nbsp;ha seguito le sorti di tutto il comune di Veddasca ed &egrave; confluito nel nuovo comune di Maccagno con Pino e Veddasca.

Qui, il 27 giugno 2015 &egrave; nato &#39;Cadero, il paese dove si respira l&#39;arte&#39;,&nbsp;una splendida galleria all&rsquo;aperto tutta dedicata alla&nbsp;tecnica del mosaico,&nbsp;grazie alla collaborazione con l&rsquo;Accademia di Belle Arti Santa Giulia&nbsp;di Brescia su idea di&nbsp;Claudio Gobbi e Gianpietro Pugni. Ci sono circa&nbsp;30 mosaici creativi realizzati a tema libero&nbsp;dagli studenti dell&rsquo;accademia, 6 da Gianpietro Pugni ed uno di Claudio Gobbi.&nbsp;

Cadero, in Val Veddasca (Varese)

A Peveranza, frazione di Cairate, nel Varesotto, un percorso di pannelli dipinti, collocati proprio nei luoghi in cui quelle attivit&agrave; si svolgevano, racconta le tradizioni lavorative del borgo.&nbsp;

Le opere sono affisse sui muri delle case e, dove possibile, in corrispondenza dei luoghi in cui questi mestieri venivano veramente svolti. Sono rappresentati, ad esempio, lo stagnino, l&rsquo;ombrellaio, le lavandaie ma anche l&rsquo;aratura, la filatura e la fienagione.

Il borgo di Peveranza (Foto profilo facebook Alessandro Arcari)

Titolo scheda Peveranza, in provincia di Varese

A Caglio, nel Comasco, il Comune ha voluto rendere omaggio a Giovanni Segantini, e alla sua permanenza in Brianza, in occasione dei 150 anni dalla nascita del grande pittore divisionista, nel 2008. La Pro Caglio in collaborazione con il comune di Caglio ha cos&igrave;&nbsp;collocato&nbsp;en plein air&nbsp;alcuni dei suoi maggiori capolavori, riprodotti a grande dimensione, nei punti del borgo brianteo&nbsp;pi&ugrave; suggestivi e pi&ugrave; strettamente legati al maestro, come la casa in cui visse dal 1885 al 1886.

Le opere del maestro divisionista, riprodotte a grandezza naturale, si potranno ammirare passeggiando tra i vicoli e le piazzette del borgo medievale.&nbsp;Chi se la sente pu&ograve; spingersi fino alla riproduzione di &#39;Alla Stanga&#39;&nbsp;collocata fuori dal paese, sul belvedere che domina proprio il paesaggio agreste scelto da Segantini come sfondo dell&rsquo;opera.&nbsp;

Le tavole che riproducono i dipinti pi&ugrave; significativi sono state rifatte con una lega di alluminio protetta da una pellicola di speciale materiale plastico, che esalta la lucentezza dei colori e la magia di luci e ombre tipica delle opere di Segantini, e li protegge nel tempo.

Caglio, Percorso Segantini

Caglio, in provincia di Como

A partire dal 1990, il progetto &#39;Murarte 90&#39;&nbsp;ha trasformato le vie di Cadorago, in provincia di Como,&nbsp;in un museo a cielo aperto.&nbsp;Sulle mura degli edifici si trovano, infatti, centinaia di opere artistiche realizzate da artisti italiani e internazionale. 

Molto vari i soggetti rappresentanti come anche le tecniche usate: scultura, ceramica, pittura ad affresco, murales, graffiti, acrilici e molti altri. I lavori sono eseguiti direttamente sulle superfici degli edifici oppure su pannelli che vengono apposti in seguito. Il progetto &egrave; tuttora attivo e nuove opere vengono aggiunte periodicamente.

Cadorago, progetto 'Murate' (Foto profilo facebook Premio Cadorago Murarte)

Cadorago, in provincia di Como

A Claino con Osteno,&nbsp;comune montano della provincia di Como che si affaccia sul Lago Ceresio,&nbsp;nel 2015 &egrave; stato avviato il progetto&nbsp;&#39;Borgo dipinto Claino&#39;. 

Grazie a questa iniziativa, si possono trovare oltre 60 opere disseminate tra le vie: un vero percorso da scoprire.&nbsp;Alcuni sono murales su muri e porte, altri sono tele applicate alle facciate dei palazzi.&nbsp;I temi del borgo dipinto di Claino sono i pi&ugrave; disparati, cos&igrave; come gli stili utilizzati. Questi elementi aggiungono comunque fascino al bel borgo preesistente.

Claino con Osteno, il borgo dipinto (Foto Facebook profilo Roberto Castagna)

Claino con Osteno, sul lago Ceresio, in provincia di Como

Calcio si trova&nbsp;in provincia di&nbsp;Bergamo, sulle rive del fiume Oglio, equidistante sia dal capoluogo orobico sia da Crema e da Brescia. E in questo borgo si possono trovare&nbsp;circa cinquanta murales&nbsp;che raccontano la storia e la vita quotidiana del paese.

Gli artisti invitati e&nbsp;intervenuti per&nbsp;realizzare il progetto decorativo del paese dipinto&nbsp;sono in molti casi di calibro nazionale e internazionale, ma anche&nbsp;studenti di Accademie delle Belle Arti italiane ed europee&nbsp;coordinati dai loro docenti, cos&igrave; come&nbsp;pittori e artisti calcensi&nbsp;di varia formazione e ispirazione stilistica.

I pittori e gli artisti di&nbsp;Calcio&nbsp;sono forse stati&nbsp;i pi&ugrave; genuini interpreti della storia del loro paese&nbsp;e delle tradizioni della loro comunit&agrave;, rievocando momenti legati alla&nbsp;profonda religiosit&agrave;&nbsp;e alle&nbsp;tradizioni&nbsp;dei loro avi. Ma anche gli altri, se pur &#39;stranieri&#39;, ne hanno colto gli aspetti pi&ugrave; significativi.

Calcio, paese con dipinti nella Bergamasca (Foto Pro Loco Calcio)

Calcio, in provincia di Bergamo

A Belprato, frazione di Pertica Alta, nel Bresciano, ogni estate il progetto &#39;Belprato Paese Dipinto&#39; arricchisce i muri con nuove opere a tema libero, che spaziano dalla memoria locale a immagini di fantasia.&nbsp;

Il progetto &egrave; nato nel 2012 dall&rsquo;idea dell&rsquo;artista locale Marino Gabusi in collaborazione con l&rsquo;appena fondata Associazione Anima della Pertica la cui mission &egrave; quella di valorizzare il piccolo paese montano. Un&#39;iniziativa che si propone di richiamare a Belprato ogni agosto artisti locali e non per lasciare un loro contributo artistico sui muri delle case del borgo.

Grazie alla disponibilit&agrave; dei proprietari delle abitazioni ed alla disponibilit&agrave; di artisti coordinati dal Direttore artistico Marino Gabusi, si contano oggi pi&ugrave; di 70 dipinti dai temi pi&ugrave; svariati e realizzati con diverse tecniche a seconda dell&rsquo;ispirazione dell&rsquo;artista. Agli artisti viene infatti lasciata libert&agrave; di espressione ed in alcuni casi le immagini sono riuscite a fondersi con l&rsquo;architettura della casa formando con essa un tutt&rsquo;uno, oppure hanno ricreato scorci di vita d&rsquo;altri tempi.

Belprato Paese Dipinto (Foto profilo Facebook)

Belprato, in provincia di Brescia

A Gravellona Lomellina, nel Pavese, l&#39;arte non si limita alle facciate: colora anche marciapiedi, tetti e cabine elettriche, tanto che il borgo si definisce&nbsp;&#39;paese d&#39;arte&#39;&nbsp;dal 1992, grazie all&rsquo;idea del pittore&nbsp;Luigi Regianini.&nbsp;

Affreschi e murales decorano le case, artistici paracarri delimitano le piste ciclabili, streghe, befane e spazzacamini in ferro battuto si stagliano sui tetti.&nbsp;Non mancano simboli della tradizione e dell&rsquo;economia del luogo come trattori dipinti, pecore, mucche e contadini.&nbsp;Il paese rappresenta cos&igrave;&nbsp;un inno alla pittura, alla scultura ed alla creativit&agrave;.

I dipinti a Gravellona Lomellina (Foto profilo Facebook ravellona Lomellina Paese d'Arte, Natura e Fantasia - Pagina Uff)

Gravellona Lomellina, in provincia di Pavia

A Guidizzolo, al limite della pianura mantovana e sotto la provincia di Mantova,&nbsp;&egrave; nata nel 2006 la Fondazione NonSoloArte Franco Bombana, pensata da&nbsp;Desir&eacute;e Bombana, figlia dell&rsquo;industriale guidizzolese che ha dato il nome alla Fondazione stessa, in onore dal padre prematuramente scomparso.

Grazie alla collaborazione tra la Fondazione e il Comune, &egrave; nato il&nbsp;festival &#39;Guidizzolo in Arte&#39; durante il quale, per&nbsp;quattro anni consecutivi (dal 2007 al 2010), le pareti delle case paesane sono state&nbsp;dipinte con murales, per portare l&rsquo;arte per le strade.

Sono infatti stati chiamati artisti&nbsp;per sviluppare, ognuno secondo la propria sensibilit&agrave;, tematiche predefinite: le diverse edizioni del festival hanno preso il nome di &ldquo;I colori della velocit&agrave;&rdquo;, &ldquo;I colori della moda&rdquo;, &ldquo;I colori della pace&rdquo;, &ldquo;I colori delle star&rdquo;. Percorsi tematici che hanno portato&nbsp;a realizzare trenta murales: dal pilota Tazio Nuvolari all&rsquo;inconfondibile cantante Mina e l&#39;attore icona Charlie Chaplin, ma anche strette di mano, baci e figure angeliche.

Guidizzolo, la mappa dei muri dipinti (Foto profilo facebook Pro loco Guidizzolo)

Guidizzolo, in provincia di Mantova

Crotta d&rsquo;Adda, in provincia di Cremona, si affaccia sull&rsquo;Adda poco prima che questo si getti nel Po. In questo piccolo borgo, tra il 2007 e il 2008, &egrave; nata l&#39;iniziativa &#39;Crotta Dipinta&#39; per&nbsp;restituire al paese la propria identit&agrave;, tramite affreschi sui muri delle case ispirati ai paesaggi naturali.

Nel luglio 2007 i muri di Crotta hanno cos&igrave; iniziato ad ospitare i lavori di artisti come&nbsp;Carlo Fayer, Gianni Macalli, Gianni Robusti, Giorgio Robustelli, Silvio Monti, Didi Bickler, Ivano Ceriani, Antonello Pelliccia, Angelo Coletto, Roberto Torni. I soggetti scelti sono legati al tema dell&rsquo;acqua, del fiume e del paesaggio.

Uno dei dipinti a Crotta d'Adda del maestro Carlo Fayer  (Foto profilo facebook Carlo Fayer)

Crotta d'Adda, in provincia di Cremona

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