
La stazione di Cesano Maderno
All'inizio di agosto c'era sembrata abbastanza incredibile la vicenda del ragazzo inglese di 15 anni salito da solo all'aeroporto di Minorca sul volo sbagliato e arrivato fino a Milano – mentre i genitori nel panico si trovavano sull'aereo diretto a Londra – senza che nessuno facesse caso alla presenza di un minorenne, probabilmente privo di documenti e carta d'imbarco. Quel che è successo pochi giorni fra Milano e Desio la supera per assurdità. Parliamo del bambino di 6 anni che esce di casa da solo a Novate, prende un autobus, poi un treno, scende a Cesano Maderno e infine lo ritrovano in ospedale a Desio dove viene portato a causa di un incidente stradale di cui è vittima.
Nessuno, prima sul bus e poi sul treno, pare essersi stupito per la presenza di un bambino di quell'età, senza genitori e quasi sicuramente con l'aria smarrita, ed essersi allarmato. Da un’affermazione a un interrogativo. Siamo davvero tutti così svagati, distratti, chiusi nelle nostre bolle, incollati ai telefonini, da non fare caso a un bimbo di 6 anni che girovaga da solo per le strade e sui mezzi? Speriamo di no, che si sia trattato solo di un caso. Se fosse davvero così, saremmo a un ulteriore livello (in negativo) dell'apatia generalizzata che già contraddistingue la vita nelle nostre città.