
Il quarantaseienne argentino ha denunciato la rapina ai carabinieri della stazione Duomo
Milano, 1 settembre 2025 – La serie di raid non conosce sosta. Ormai gli episodi sono quotidiani, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e i controlli potenziati in centro per fronteggiare l’emergenza. I predoni di orologi hanno colpito anche nell’ultima domenica di agosto. Solito posto: via Manzoni. Solito modus operandi: in tre, descritti come giovani nordafricani, hanno preso di mira un turista argentino, lo hanno colpito con un pugno al volto e gli hanno sfilato dalla tasca un Audemars Piguet del valore di 100mila euro.
Forse il quarantaseienne sudamericano lo teneva nascosto nei pantaloni proprio per non attirare l’attenzione di eventuali rapinatori, ma la precauzione non è bastata a dribblare le batterie che pattugliano in servizio permanente le strade del Quadrilatero della Moda e studiano con attenzione le loro prede prima di agire. Il malcapitato ha presentato denuncia ai carabinieri della stazione Duomo, che verosimilmente passeranno il caso ai colleghi del Nucleo investigativo, reduci dal recentissimo arresto dei cugini Claudio e Conan Selimovic per l’assalto a martellate del 5 luglio in via Zebedia.
L’assalto di via Manzoni non è che l’ennesimo caso dell’estate milanese, segnata in positivo dal boom di vacanzieri stranieri e in negativo da un fenomeno già finito da tempo sul tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Non più tardi di venerdì sera, nel mirino era finito l’imprenditore settantaduenne Ennio Bozzarelli, scippato di un Patek Philippe modello Nautilus da 80mila euro dopo una cena in famiglia in un ristorante di via Monte Napoleone: un giovane, pure in quell’occasione nordafricano, lo aveva pedinato per alcune decine di metri e in via Sant’Andrea era entrato in azione, strappandogli il prezioso cronografo. L’elenco potrebbe continuare: negli ultimi due mesi, abbiamo dato conto di una dozzina di blitz molto simili tra loro, anche se i numeri reali sono decisamente più elevati.