NICOLA PALMA E ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Orrore in stazione, ragazza di 18 anni violentata a San Zenone al Lambro mentre aspetta il treno per Milano: è caccia all’uomo

Aggredita da uno sconosciuto mentre è in attesa del convoglio per rientrare a casa. Sotto la lente i filmati delle telecamere. Secondo la descrizione l’uomo sarebbe di origine africana

La stazione di San Zenone al Lambro si trova sulla linea Milano-Lodi

La stazione di San Zenone al Lambro si trova sulla linea Milano-Lodi

Milano, 1 settembre 2025 – È da poco passata la mezzanotte a cavallo fra sabato 30 agosto e domenica 31. Via del Bissone corre tra le campagne al confine tra le province di Milano e Lodi. La chiamata al 112 arriva proprio da lì, non lontano dal sottopassaggio sorvolato dai binari dello scalo ferroviario di San Zenone al Lambro. La diciottenne che ora fatica a parlare era diretta proprio lì, in stazione: doveva prendere un treno per tornare a casa. E invece all’improvviso, metterà nero su bianco nella denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Melegnano, un uomo mai visto prima le si è parato davanti, l’ha trascinata con la forza in un’area verde vicino al ciglio della strada e l’ha stuprata.

La ragazza stava aspettando il treno che l'avrebbe riportata a casa, alla periferia nord di Milano
La ragazza stava aspettando il treno che l'avrebbe riportata a casa, alla periferia nord di Milano

La presa in carico alla Mangiagalli 

La macchina dei soccorsi si attiva  immediatamente: la ragazza, che vive nella periferia nord di Milano, viene accompagnata prima al Policlinico per essere medicata; sul corpo presenta segni da costrizione più che da colluttazione, come se qualcuno l’abbia afferrata per sopraffarne la resistenza e per spingerla in quel posto isolato, dietro gli alberi tra il guard rail e il muro che da lì in avanti costeggia la carreggiata. Poi la diciottenne viene trasportata alla vicina clinica Mangiagalli per iniziare il doloroso percorso di esami, accertamenti e assistenza psicologica degli specialisti del centro antiviolenze. Negli stessi minuti, parte l’indagine per risalire all’aggressore sparito nel nulla, affidata ai militari della Compagnia di San Donato Milanese e del Nucleo investigativo di Milano. Da via Moscova arrivano nel cuore della notte le tute bianche della Sezione investigazioni scientifiche, che battono con estrema attenzione la zona indicata dalla vittima per isolare tracce potenzialmente utili all’inchiesta coordinata dalla Procura di Lodi. 

L'indagine per risalire all'autore della violenza è affidata ai carabinieri della vicina San Donato Milanese
L'indagine per risalire all'autore della violenza è affidata ai carabinieri della vicina San Donato Milanese

Il centro d’accoglienza 

La prima descrizione fornita dalla ragazza ancora sotto choc parla di uno sconosciuto probabilmente di origine africana. Un particolare che orienta le verifiche dei carabinieri anche su un vicino centro d’accoglienza per migranti: al momento, va precisato, non ci sono altri elementi che possano collegare il fuggitivo a quella struttura così come a qualsiasi altro luogo, visto che non è stato ancora identificato. Se ce ne sarà bisogno, la vittima verrà risentita dalle forze dell’ordine nei prossimi giorni per avere più dettagli possibile sulla dinamica e provare a stringere il cerchio attorno all’aggressore.   

Approfondisci:

L’incubo di una dottoressa, salvata dal cane da una tentata violenza. Ora la denuncia: “Mi segue, ho paura e indica il mio ciondolo ebraico”

L’incubo di una dottoressa, salvata dal cane da una tentata violenza. Ora la denuncia: “Mi segue, ho paura e indica il mio ciondolo ebraico”

L’analisi dei filmati 

Un altro passaggio obbligato dell’indagine riguarda l’analisi dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza che presidiano la zona della stazione di San Zenone e dintorni: qualche occhio elettronico potrebbe aver ripreso il volto del presunto stupratore. Allo stesso tempo, le immagini potrebbero rivelarsi decisive pure per ricostruire i movimenti dell’uomo e capire se abbia incrociato la ragazza per caso o se l’abbia intercettata in un altro punto e poi pedinata per aspettare il momento buono per bloccarla e abusare di lei.