
Lisa Molteni è la presidente dell’associazione “Unione frontalieri italiani in Svizzera“
È nata l’Unione frontalieri italiani in Svizzera, con l’obiettivo di "rappresentare e tutelare i lavoratori frontalieri italiani occupati nella Confederazione Elvetica, promuovendo la difesa dei loro interessi in ambito economico, sociale, giuridico e previdenziale". Ufis, dicono i fondatori, "nasce in un momento cruciale per i frontalieri, sempre più al centro di discussioni e problematiche, che spaziano dalla tassazione alla previdenza, fino ai rapporti bilaterali tra Italia e Svizzera". L’associazione non si occuperà di contratti o problematiche individuali, ma di difendere e rappresentare l’interesse collettivo degli oltre 90mila frontalieri impegnati oltre confine e delle loro famiglie. Realtà che si definisce apartitica e senza fine di lucro, vuole promuovere iniziative su temi relativi alle condizioni dei lavoratori frontalieri intervenendo presso istituzioni italiane, svizzere ed europee, "promuovendo la solidarietà e la coesione sociale dei lavoratori e collaborando con enti, associazioni e sindacati per la difesa e nell’interesse dei lavoratori frontalieri".
La volontà di costituire questa organizzazione, come hanno dichiarato i fondatori, "nasce dalla necessità di poter rappresentare nei tavoli istituzionali le migliaia di frontalieri italiani che lavorano quotidianamente in Svizzera e che troppo spesso hanno visto proposte, decisioni e ratifiche di accordi che li riguardano senza essere stati però minimamente coinvolti". Tra le prime iniziative annunciate, "si intende avviare un dialogo istituzionale con le rappresentanze parlamentari italiane ed europee e con le autorità svizzere". Presieduta da Lisa Molteni, Ufis vede tra i fondatori Cristian Bisa e Rosa Anna Chintemi, Jenny Santi, Davide Luigi Corti, Giuseppe Russo e Sydney Rampani. Ufis ha attivato un sito internet all’indirizzo www.ufis.it e una e-mail per tenere i contatti con chi fosse interessato: segreteria@ufis.it.