REDAZIONE MILANO

Ok al nuovo contratto. Si spaccano i sindacati

Ventotto euro al mese in "strumenti di welfare" per i lavoratori, "utili al sostegno al reddito e al benessere". La...

Sono coinvolti circa 100mila operai

Sono coinvolti circa 100mila operai

Ventotto euro al mese in "strumenti di welfare" per i lavoratori, "utili al sostegno al reddito e al benessere". La possibilità per gli stranieri di concentrare ferie e permessi per fare rientro nel Paese d’origine, l’istituzione del nuovo Elemento Retributivo Lombardia (Erl) che si traduce in 132,68 euro mensili come integrazione allo stipendio. Sono alcuni dei punti al centro del nuovo Contratto collettivo regionale di lavoro del settore artigianato metalmeccanico, che ha rotto il fronte sindacale: Fim-Cisl e Uilm hanno firmato, contraria invece la Fiom-Cgil. "Conquistati nuovi diritti, più tutele, strumenti concreti per rispondere ai bisogni di oltre 100.000 lavoratrici, lavoratori e delle imprese artigiane – spiegano le due sigle firmatarie –. Nuove conquiste per quanto riguarda la tutela in caso di malattia, con il riconoscimento della piena retribuzione dal primo giorno di malattia".

La spaccatura del fronte sindacale si è realizzata sul capitolo orari, flessibilità e lavoro domenicale. "Un accordo separato che deroga il contratto nazionale – sottolinea la Fiom in una nota – peggiorandone la normativa in materia di gestione dell’orario di lavoro settimanale e lasciando “mano libera” alle aziende artigiane rispetto alla sua definizione, prevedendo anche il lavoro domenicale non contemplato dal Ccnl. Ci impegniamo fin d’ora a tutelare i lavoratori rispetto all’eventuale applicazione delle deroghe contenute nell’accordo separato, riservandoci ogni iniziativa vertenziale opportuna".

Andrea Gianni