
Polizia italiana e svizzera al confine
Como, 27 giugno 2025 – Estradato dalla Svizzera e subito arrestato dalla Polizia di Frontiera italiana, in esecuzione di un ordine di carcerazione, in virtù del quale dovrà scontare 14 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Si tratta di un cittadino di origine dominicana di 55 anni, che era già detenuto in Svizzera in quanto destinatario di un provvedimento di arresto europeo emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli. L’uomo è stato condannato, reati commessi in Italia dal 2006 fino al 2007.
La sua consegna all’Italia è avvenuta ieri da parte delle autorità elvetiche, al personale dell’Ufficio Binazionale del Settore Polizia di Frontiera di Como Ponte Chiasso, che ha proceduto al suo arresto e lo ha condotto in carcere a Milano. L’Ufficio Binazionale, nato nel 2019 anche per gestire le migrazioni illegali, ha sede a Ponte Chiasso: è composto da collaboratori dell’Amministrazione federale delle dogane, agenti della Polizia Cantonale ticinese e della Polizia di Stato italiana.
L’obiettivo è velocizzare le operazioni di riammissione ordinarie e semplificate, tra cui anche le estradizioni. Svizzera e Italia riammettono infatti sul proprio territorio ogni persona in situazione d’irregolarità fermata sul territorio dello Stato richiedente. Questa procedura avviene purché sia innegabile la provenienza o la cittadinanza della persona nello Stato che accoglie la richiesta.