
Milano Pride in una delle scorse edizioni
Milano, 27 giugno 2025 – Il conto alla rovescia è partito. Domani, sabato 28 giugno, sarà il giorno clou del Milano Pride 2025 – la settimana che ha trasformato il capoluogo lombardo in un palcoscenico di celebrazione, visibilità e rivendicazione dei diritti LGBTQIA+ – con l’attesissima parata per le strade del centro cittadino. A che ora sarà? quale percorso farà e chi ci sarà? Ecco tutte le informazioni.
Il percorso
La parata del Milano Pride partirà alle 15.30 da via Vittorio Pisani, davanti alla Stazione Centrale, attraverserà viale Liberazione, via Melchiorre Gioia, piazza XXV Aprile, i Bastioni di Porta Volta e viale Elvezia; da qui si costeggerrà il Parco Sempione lungo viale Byron, viale Melzi d'Eril per terminare all’ombra dell’Arco della Pace. Qui avrà luogo il grande evento finale con discorsi delle associazioni e delle istituzioni, musica, performance e festa pubblica che si protrarrà dalle 18 all’1 di notte.
Il percorso è stato progettato per essere completamente accessibile, con aree di defaticamento, fontanelle, segnalazioni specifiche e spazi sensoriali per garantire la partecipazione di tutti.

Chi ci sarà
Chi parteciperà alla parata? In testa alla parata ci sarà il trenino delle Famiglie Arcobaleno che quest’anno festeggiano 20 anni. Con lo striscione Resistenza Arcobaleno, presenzierà il presidente di CIG Arcigay Milano Alice Redaelli, che ha detto: “Il Milano Pride lancia un messaggio forte e chiaro: è ora di mobilitarci tutti, contro ogni forma di discriminazione e violenza. In un tempo in cui vediamo messi in discussione anche i più basilari diritti umani e civili e la progressiva erosione delle libertà fondamentali, dobbiamo scendere in piazza per dimostrare che insieme possiamo essere un nuovo movimento di Resistenza”.
Anche quest'anno, come da tradizione, non mancherà il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che si unirà alla parata intorno alle 17.30, raggiungendo il corteo in via Melzi d'Eril, per poi rimanere fino al termine della manifestazione.
Non ci sarà, invece, nessuna presenza istituzionale della Regione Lombardia, dopo la bocciatura in Consiglio regionale di una mozione delle opposizioni che la chiedeva. La posizione della giunta è stata illustrata dall'assessore alla Famiglia Elena Lucchini: “Per la sua connotazione politica marcata il Pride non può essere assurto a evento istituzionale. Regione Lombardia – ha spiegato la leghista - deve mantenere il suo ruolo sopra le parti. La dignità delle persone è valore assoluto e ogni discriminazione va condannata ma dobbiamo evitare di ideologizzare l'azione amministrativa”.
E mancherà la comunità ebraica di Milano, perché in dissenso sull'uso del termine genocidio per descrivere quanto accade in Palestina. “Purtroppo quest'anno per la prima volta nella mia vita non potrò partecipare al Pride di Milano con i miei amici perché si autorizza l'uso di termini che mettono a rischio di aggressioni la comunità ebraica - ha spiegato in una nota il direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano Davide Romano -, ed in particolare gli ebrei Lgbti" Il documento politico del Pride milanese parla infatti di “genocidio documentato perpetrato dal governo israeliano in Palestina”.

Il concerto
Dalle 18, sotto l’Arco della Pace, prende vita l’evento di chiusura con la musica come protagonista.
I presentatori saranno Daniele Gattano, Edoardo Zedda e Marta Zoboli.
Sul palco si esibiranno diversi artisti famosi: Ambra Angiolini, BigMama, Levante, Sarah Toscano, Michele Bravi, Orietta Berti, Alexia, Sarafine, Mida, Romina Falconi, Alex Wyse, Italy Bares, Mille, Senza Cri, Antonia e Remon Karam, tutti a titolo gratuito. Il concerto sarà accessibile con sottotitoli in LIS, in streaming in diretta su YouTubee sul sito del quotidiano “Domani”.
Ci sarà anche un’area dedicata alle persone con disabilità. Anche il vicino Parco Sempione sarà coinvolto grazie a un sistema di delay audio che permetterà a chiunque di partecipare.
