
Matteo Formenti è stato trovato morto. Era uno dei bagnini in servizio nella piscina di Castrezzato dove è morto annegato un bimbo di 4 anni
Chiari (Brescia), 27 giugno – Domani alle 15 a Chiari, nel Duomo della città, si terranno nel Duomo di Chiari i funerali di Matteo Formenti, l’assistente bagnante di 36 anni lunedì e ritrovato senza vita mercoledì nel bosco ai piedi del Monte Orfano, a Cologne. Formenti, residente a Chiari, era in servizio venerdì scorso al parco acquatico di Castrezzato, dove perse la vita il piccolo Michael, il bambino di 4 anni a cui oggi sono stati celebrati i funerali a Rovato.
L’uomo era uscito di casa lunedì mattina in auto e da allora non aveva più fatto ritorno. L’ipotesi fatta dagli investigatori che si stanno occupando del caso è che si sia tolto la vita e che non vi sia stato l’intervento di terze persone. La camera ardente sarà allestita presso la casa del commiato di Mombelli, in via Rudiano 29. Questa sera alle 17.30 si terrà la veglia funebre. Il sindaco di Chiari, Gabriele Zotti, ha proclamato il lutto cittadino in segno di partecipazione al dolore della famiglia e in particolare di mamma Grazia e papà Giuliano, oltre che degli altri congiunti e degli amici. Dopo la celebrazione Il giovane sarà condotto al tempio crematorio di Brescia.
“Il dolore è troppo grande per continuare come se nulla fosse. Siamo tutti parte di una comunità che soffre, che ricorda, che abbraccia – ha detto il primo cittadino di Chiari, che è stato tra i primi a lanciare l’appello per ritrovare Matteo- In questo momento difficile, restiamo uniti nel silenzio e nella vicinanza a chi ha perso la persona cara”. Matteo a Chiari era stimatissimo: sia per la serietà con cui svolgeva il suo lavoro di bagnino, sia perché era un volontario molto apprezzato. E’ stato ricordato come e un ragazzo gentile e sempre sorridente.
Intanto continuano le indagini degli inquirenti, dato che è stato aperto un fascicolo per istigazione al suicidio dell’uomo, che sarebbe stato molto provato da quanto affermato sui social, che attaccavano non lui personalmente, ma gli assistenti bagnanti in generale.
La Procura cercherà di fare luce anche su cosa lui e i colleghi stessero facendo nel momento dell’incidente che ha coinvolto il bimbo di quattro anni finito sott’acqua lo scorso venerdì. Se in un primo momento sembrava che Matteo fosse sul piano vasca, potrebbe darsi che invece fosse impegnato in opere di manutenzione.
Al momento, comunque, gli inquirenti che stanno esaminando i server della piscina e che stanno controllando i telefoni cellulari dei bagnini, non avrebbero trovato nulla di rilevante che metterebbe in evidenza colpe per coloro che si occupavano della guardiania del centro natatorio di Castrezzato.