FRANCESCO DONADONI
Cronaca

“Non mi troverete più, vi voglio bene”. Il tragico, ultimo messaggio allo zio della 14enne precipitata da un capannone all’ex Reggiani di Bergamo

Risiedeva a Ponteranica con lo zio e la nonna, il padre era rimasto in Polonia e la madre in Ucraina. A settembre si sarebbe iscritta al Liceo Mamoli. Aperta un’indagine con l’ipotesi di reato di omicidio contro ignoti

L'area della ex Reggiani in via Legrenzi a Bergamo, nelle vicinanze dello stadio

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Bergamo, 27 giugno 2025 – Frequentava l’area dove una volta lavorava a pieno regime la Reggiani, in via Legrenzi, la ragazzina di 14 anni trovata priva di vita giovedì sera all’interno di quest’area dismessa nelle vicinanze dello stadio di Bergamo. Un’azienda tessile chiusa nel 2008, conseguenza della crisi del settore. Dismessa la fabbrica, ora tra gli scheletri di quelle mura appare una zona di degrado, tra accessi abusivi e roghi. Ritrovo di ragazzini che praticano parkour o si addentrano alla scoperta di spazi abbandonati. 

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Il precedente nel 2023  

Nel 2023 proprio un ragazzino era caduto da un lucernario rimanendo gravemente ferito. Un luogo finito sotto osservazione da tempo. Si era pensato a un futuro, una rigenerazione della zona, progetti rimasti tali. Il comune ha emesso una ordinanza per la messa in sicurezza per limitare e bloccare queste incursioni abusive. Una situazione che genera preoccupazione fra i residenti, tornata prepotentemente d’attualità giovedì sera, in una calda e afosa serata di fine giugno. L’allarme prima delle 21. C’è un cadavere, più tardi si scoprirà appartenere a una ragazzina di 14 anni, di origine ucraina: aveva fatto perdere le sue tracce mercoledì. La mattina avrebbe dovuto sostenere l’esame orale di terza media, ma a scuola non si è presentata. 

Sul posto dov'è stata trovata la ragazza 14enne sono arrivati la sindaca di Bergamo Elena Carnevali e l'assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni
Sul posto dov'è stata trovata la ragazza 14enne sono arrivati la sindaca di Bergamo Elena Carnevali e l'assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni

La fuga dal Paese in guerra 

Il prossimo anno si sarebbe iscritta al Liceo Mamoli per costruirsi un futuro. Che non ci sarà più. Era arrivata in Italia nel 2022 per sfuggire alla guerra nel suo paese l’Ucraina. Ha trovato la morte tra i ruderi abbandonati di una vecchia fabbrica. Come è morta? Dalle prime indiscrezioni trapelate la ragazzina sarebbe precipitata, un volo di alcune decine di metri, sul quale stanno lavorando gli inquirenti coordinati dal pubblico ministero Raffaele Latorraca. Si è gettata da sola, è stata spinta da qualcuno, considerato il contesto dove si è verificata la tragedia, un luogo frequentato da sbandati? Domande in cerca di risposte. Ma gli elementi finora raccolti sembrano condurre in altre direzioni. 

L'intervento della Polizia e dei vigili del fuoco all'interno dell'area dismessa quando è scattato l'allarme
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Parole d’addio 

Il sostituto per non tralasciare alcuna pista ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti. In attesa dell’autopsia, in programma lunedì all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, accertamento che potrà fornire ulteriori elementi in grado di chiarire le modalità in cui ha perso la vita la ragazzina, e prima di addentrarsi in scenari che potrebbero apparire del tutto fuorvianti. Quel che è certo, è che dal telefonino della 14enne giovedì mattina sarebbe partito un messaggino diretto allo zio. "Non mi troverete più, vi voglio bene”. 

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Tragica scoperta  

Il senso sarebbe questo. Ed è stato proprio lo zio a trovarla, insieme a un amico in serata. Sapevano che la nipote frequentava la vecchia fabbrica ed è lì che l’hanno trovata: troppo tardi. La 14enne viveva a Ponteranica oltre che con lo zio anche con la nonna. Il padre in Polonia, la madre in Ucraina. C’è chi l’ha descritta come una ragazza un po’ “chiusa”, forse più per le difficoltà a integrarsi in un Paese nuovo, che per reale predisposizione caratteriale. Non sembrava avere problemi e anzi, “appariva serena”, dicono alcuni. Una ragazzina che in passato non si era mai allontanata volontariamente da casa.