
L’uomo, di origini svizzere e residente ad Albavilla, è accusato di truffa aggravata
Albavilla (Como) – Ha convito il fratello che avrebbe ricevuto dalla madre una consistente donazione, salvo poi raggirarlo e sottrargli 44mila franchi. È l’accusa che ha portato ora a processo Ivano Mitidieri, 61 anni, origini svizzere e residente ad Albavilla, accusato di truffa aggravata nei confronti del fratello, affetto da una grave disabilità: un uomo di 58 anni residente a Berna.
L’imputato avrebbe spinto il fratello a credere che avrebbe ricevuto dalla madre una donazione importante in denaro contante, oro, quadri e proprietà immobiliari in Italia, per la quale tuttavia era necessario predisporre atti notarili, affinché il passaggio delle proprietà avvenisse in modo regolare. In più riprese, esattamente 12 quelle ricostruite dalle indagini condotte dal sostituto procuratore di Como Antonio Nalesso, l’imputato avrebbe quindi incassato una somma totale di 44mila franchi svizzeri, garantitagli dal fratello convinto di pagare pratiche burocratiche, senza che in realtà venisse mai stipulato nessun atto. Anzi, simulando la formazione di tali atti presso un falso notaio, per rendere ancora più credibile la finta procedura di assegnazione dei beni.
Ma il fratello, dopo una serie di rassicurazioni e lungaggini, si era reso conto che non avrebbe mai ricevuto nulla, decidendosi a denunciarlo. Il processo si è aperto in Tribunale a Como, dove l’imputato è difeso dall’avvocato Roberto Melchiorre, e proseguirà a gennaio con una grossa difficoltà: trovare un interprete che sia in grado di tradurre dall’italiano al tedesco e, allo stesso tempo, nella lingua dei segni, per poter portare in aula la testimonianza della parte offesa, e garantirgli di poter seguire adeguatamente il processo.