
Da sinistra, il maggiore dei carabinieri Andrea Domenici, il procuratore capo di Lecco Domenico Ezio Basso e il colonnello Nicola Melidonis
Vendita di droga capace di garantire un indotto di almeno 12mila euro al mese e armi, utilizzate per i videoclip delle canzoni di Baby Gang-Zaccaria Mouhib, trapper da tre milioni di follower e ripetute custodie cautelari in carcere. L’ultima è di queste ore, dopo che i carabinieri della compagnia di Lecco lo hanno trovato in un hotel di Milano con una pistola illegale, a dispetto della misura di prevenzione a cui è sottoposto. Altre due pistole rubate, su cui sono in corso verifiche, sono state trovate nella sua casa di Calolziocorte, in cui era presente un uomo di origine marocchina.
L’indagine era iniziata il 4 gennaio 2024, quando un trentenne lecchese, Simone Sacchi, era stato trovato in possesso di un mitragliatore con matricola abrasa, oltre che droga. Da lui, i carabinieri sono arrivati alla famiglia Hetem, passaporti macedoni e residenti a Introbio, ora arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che li accusa di ingente e continuato spaccio di droga, tra cui cocaina: Zilbehar Hetem, 50 anni, i figli Mevljudin, 23 anni, e Mevljan, 28 anni, il cognato Rasim Dalipi, kosvaro di 41 anni. Divieto di dimora in provincia di Lecco per Mevljane Hetem, 25 anni, e il marito Fiton Hetem, 26 anni, anche loro accusati di essere coinvolti nello spaccio di droga familiare, che aveva un giro di clientela fidelizzato tra la Valsassina e Lecco e che, se consegnata a domicilio, aveva un sovrapprezzo.
Dalle indagini successive, che hanno ricostruito lo smercio di stupefacente e identificato numerosi acquirenti, sono emerse altre accuse, relative alla detezione di armi. Partendo dalla mitragliatrice ceca con matricola abrasa, lasciata in custodia a Sacchi in cambio di qualche dose di stupefacente e ritrovata in alcune foto nel telefono di Mevljan, scattate durante le riprese del videoclip di Mocro Mafia, realizzato da Baby Gang a Rozzano assieme a Simba La Rue, attualmente detenuto. Le analisi dei carabinieri hanno accertato che era la stessa arma, per cui i due trapper sono indagati. Mevljan era già in carcere: a febbraio i carabinieri lo avevano trovato in possesso di due pistole rubate, usate nella sparatoria di corso Como del luglio 2022, in cui era stato coinvolto Baby Gang.