Droga e altro materiale sequestrato; a destra, il cane intervenuto in supporto all'operazione
Milano, 20 agosto 2025 – Il nascondiglio scelto era piuttosto ingegnoso, va detto. Ma anche potenzialmente molto pericoloso, in particolare per l’incolumità dei loro bambini. Un venezuelano di 33 anni e la moglie, cittadina salvadoregna trentenne, sono stati arrestati dalla polizia di Milano con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso.
L’operazione
Al sudamericano, volto noto alle forze dell’ordine per una serie di addebiti anche specifici, viene rivolta anche l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, per la sua reazione all’iniziativa degli agenti. Ieri pomeriggio, martedì 19 agosto, i poliziotti della Squadra Investigativa del commissariato Lambrate, durante un servizio di controllo del territorio organizzato proprio con l'obiettivo di contrastare lo spaccio di droga, hanno notato il 33enne mentre si allontanava da uno stabile in via Tolmezzo, guardandosi ripetutamente attorno, in direzione di via Plezzo.
I poliziotti, insospettiti, lo hanno seguito fin quando l’uomo, accortosi della loro presenza, ha tentato di scappare. È stato però intercettato in Largo Gemito, dove ha cercato di sfuggire alla cattura. Qualche strattone, qualche tentativo di portare colpi proibiti in direzione degli agenti. Poi, però, è stato riportato alla “tranquillità” e ricondotto a casa, per una perquisizione approfondita dell’abitazione.
La perquisizione
Qui si trovava la compagna trentenne. I poliziotti, anche con l'ausilio di un'unità cinofila dell’ufficio Prevenzione generale della questura, setacciando i locali, hanno fatto centro quando hanno trovato nella stanza dei figli un borsone in cui erano custoditi 374 grammi di marijuana suddivisi in 7 involucri, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
Tutto questo materiale era nascosto nel cassone sotto il letto utilizzato dai due bambini della coppia.