
I finanzieri di Erba
Cantù (Como), 28 agosto 2025 – Vendeva online orologi e cronografi di marca e d'epoca, che però non esistevano. Gli investigatori della Guardia di finanza del Comando provinciale Como hanno denunciato un truffatore seriale di 27 anni di Cantù. È stato tradito dalle spese dall'estetista.
La truffa
Il 27enne, tramite la pubblicazione su un marketplace di un noto social network, ha simulato la vendita di orologi e cronografi d’epoca di prestigiose marche. Tra le sue vittime, italiani e stranieri oltre confine, svizzeri, soprattutto, ammaliati dalle sue accurate descrizioni dei prodotti e rassicurazioni sulla sicurezza della consegna. Si faceva pagare mediante ricariche di carte Postepay intestate a prestanome, cittadini italiani di origine straniera, russi e slavi, poi, una volta ottenuto il denaro, spariva senza che i prezioso orologi, mai esistiti, arrivassero all'acquirente. Prima di rendersi irreperibile, dirottava gli incassi delle truffe su conti PayPal riconducibili ad altri stranieri o ricaricando conti relativi a siti di scommesse online.
Le indagini
Gli incroci delle movimentazioni bancarie riconducibili al truffatore hanno consentito ai finanzieri di ricostruire i flussi finanziari in entrata ed in uscita, permettendo di localizzare nella città di Cantù il luogo in cui il 27enne, oltre a effettuare prelevamenti agli sportelli Bancomat, si sottoponeva a trattamenti estetici o fruiva di prestazioni sanitarie. Proprio queste spese, effettuate nella città del mobile, hanno permesso ai militari della Compagnia della Finanza di Erba, coordinati dai magistrati della Procura della Repubblica di Como, di risalire al truffatore. Il canturino tra l'altro era già noto agli operatori delle forze dell’ordine ed era pure già sottoposto a misure cautelari per vicende analoghe.

Il capitano delle Finanza di Erba
“I reati contro il patrimonio mediante frode costituiscono una grave piaga sociale in quanto permettono a malintenzionati, semplicemente mediante pubblicazioni su siti internet specializzati, di colpire una vasta platea di malcapitati attirati dalla possibilità di poter acquistare prodotti di lusso a prezzi vantaggiosi”, commenta il capitano Lucia Nardelli, comandante della Compagnia di Erba.