
Massimo Moratti con la moglie Milly a San Siro
Milano – Segnali di ripresa dopo la grande paura. Ha trascorso una notte tranquilla e sembra in fase di ripresa Massimo Moratti. L’ex presidente dell’Inter, 80 anni, è stato ricoverato martedì sera all’ospedale Humanitas di Rozzano per una forma seria di polmonite dopo una crisi respiratoria con possibile insufficienza renale. La situazione, oggi giovedì 28 agosto è “stazionaria”, e dunque – in assenza di notizie peggiori - filtra un cauto ottimismo. Le prossime 24 ore saranno importanti per un quadro clinico completo e il percorso verso la ripresa
Moratti è stato sedato, intubato e ricoverato in terapia intensiva. “Non è grave, tra qualche ora sapremo di più”, le parole della moglie Milly. Lo storico patron nerazzurro, a lungo capitano d’industria con la Saras, resta comunque sotto stretta osservazione. La famiglia ha chiesto rispetto assoluto della privacy. Si apprende che i medici avrebbero ridotto la sedazione. Moratti si sveglia di tanto in tanto, ha aperto gli occhi e riconosciuto le persone attorno a sé. Nelle prossime ore, in assenza di complicazioni, potrebbe essere estubato. L’ospedale Humanitas non ha ancora emesso bollettini ufficiali sulle sue condizioni di salute.
Arrivano moltissimi messaggi di solidarietà al presidente Moratti. Sono ore di ansia ma anche di grande speranza. L’ex presidente dell’Inter del “Triplete“ (lo scorso maggio ha compiuto 80 anni) è da martedì sera ricoverato in terapia intensiva all’Istituto Humanitas di Rozzano a causa di una crisi respiratoria, possibile conseguenza di una forma di polmonite. Ieri, 27 agosto, a lungo erano circolate notizie molto contraddittorie sulle condizioni dell’industriale milanese, quel che è certo è che i medici dell’Humanitas hanno dovuto intubare l’ex numero uno del club nerazzurro perché faticava a respirare autonomamente. Dopo la grande paura iniziale e l’apprensione di chi gli era accanto, qualche segnale positivo è arrivato col passare del tempo e infatti alcuni parametri vitali sono migliorati. La situazione resta seria ma non drammatica, Moratti ha iniziato a dare le prime risposte confortanti.

Nel settembre del 2023 Moratti era stato ricoverato all’ospedale Galeazzi di Milano per essere sottoposto a un intervento di angioplastica eseguito da Antonio Bartorelli, responsabile dell’unità operativa di cardiologia interventistica universitaria. Da accanito fumatore (“Anche 100 sigarette al giorno”, fa notare chi lo conosce bene) qualche problema c’era stato anche in passato e per questo motivo dopo quell’intervento definito di routine per la “manutenzione” di uno stent, Moratti era sotto osservazione costante e cure specifiche.
Pur invitato dalla società a Monaco di Baviera, lo scorso 31 maggio aveva preferito guardare la finale di Champions League persa dalla sua Inter contro il Psg nella sua abitazione milanese. Solo pochi giorni prima, però, il 16 maggio, la ricorrenza per i suoi 80 anni era stata celebrata con una festa a sorpresa (organizzata dai figli) nella tenuta di famiglia ad Imbersago. In quell’occasione, oltre ad amici e parenti, si erano rivisti tutti i suoi ex giocatori, Vieri a Ronaldo, da Ronaldo a Pirlo fino agli eroi del Triplete 2010.
Dopo l’epopea degli anni Sessanta con la Grande Inter guidata da suo padre Angelo,
Moratti aveva rilevato l’Inter nel 1995 da Ernesto Pelle grini (venuto a mancare dopo una lunga malattia proprio alla vigilia dell’ultima finale di Champions League dei nerazzurri), per portarla tre lustri fa ad un’impresa mai riuscita ad un club italiano: vincere nella stessa stagione la più prestigiosa competizione continentale per club, lo scudetto e la Coppa Italia. Nel 2013 aveva ceduto la maggioranza delle quote del club ad Erick Thohir. In totale, al timone della Beneamata, Moratti ha conquistato 16 trofei.