
Piazza della Vittoria, cuore di Brescia e della sua vita commerciale
Brescia, 26 luglio 2025 – Dibattito animato dentro e fuori l’aula consigliare della Loggia. Tanti i temi all’ordine del giorno, tra cui l’assestamento di bilancio con una manovra da 15 milioni, ma a scaldare gli animi è stata soprattutto la petizione popolare sulla mobilità. La relazione presentata dal capogruppo di Azione, Francesco Tomasini, dopo l’analisi della petizione di rete ‘Brescia Al Passo Coi Tempi’ (capofila Legambiente Brescia), contiene alcune proposte alla Giunta che vanno a scoraggiare l’uso del parcheggio di piazza Vittoria.
Piazza Vittoria
Si parla di più posti riservati agli abbonati a discapito degli utenti occasionali, revisione delle tariffe ferme dal 2014, ma anche estensione dell’orario della Ztl dall’attuale fascia 8-20 alle 24 ore, maggiori agevolazioni per il Tpl. È soprattutto il destino del parcheggio Vittoria ad aver fatto insorgere Confcommercio Brescia: il direttore Stefano Boni era in aula insieme ad altri commercianti che hanno esposto il cartello ‘Se vive il commercio, vive la città’.

La delusione di Legambiente
La previsione, affidata ad una nota dal presidente dell’associazione Carlo Massoletti, è che “limitare i posti per i visitatori nel parcheggio di piazza Vittoria e applicare nuove strette sulle Ztl significa dare il colpo definitivo al commercio in città”. Delusa, però, anche Legambiente, secondo cui, rispetto alle proposte avanzate dalla petizione supportata da 857 firme, sono state fatte delle modifiche al ribasso.
“I provvedimenti su aria e clima passano necessariamente per scelte lungimiranza che hanno un costo irrisorio, ma che richiedono la volontà di innovare in quella direzione”, è il commento del presidente Danilo Scaramella. In aula, il centrodestra ha criticato la volontà della maggioranza di scoraggiare l’uso delle auto a discapito del commercio, chiamando in causa la consigliera Valentina Gastaldi (capogruppo Brescia Attiva): diversi consiglieri si sono offerti di accompagnarla a fare un giro tra Ztl e parcheggi in struttura.

"Interventi paternalisti”
“Interventi paternalisti e sessisti – ha accusato Francesco Catalano, Al lavoro con Brescia – che sminuiscono una consigliera comunale, citandola per nome invece che per cognome, interventi di maschi che spiegano alla donna cosa fare, dove andare. Credo che i consiglieri di opposizione debbano chiedere scusa alla città”.