
Giuseppe Pasini e Massimo Cellino, presente e passato del calcio a Brescia
Brescia, 3 luglio 2025 – La FIGC ha deliberato di non ammettere il Brescia Calcio Spa al prossimo Campionato di serie C per la stagione 2025-26 a fronte delle gravi inadempienze contestate al presidente Massimo Cellino.
Dopo un percorso ininterrotto di 114 anni la storia delle Rondinelle è giunta al capolinea e il prossimo anno non ci sarà spazio in nessun torneo professionistico per la formazione biancazzurra.

Le contestazioni
Un verdetto amaro, che si poteva considerare già scritto e che si è basato su tutte le inadempienze che sono state indirizzate allo stesso imprenditore sardo. In estrema sintesi, il comunicato ufficiale emanato dalla FIGC, parla di “mancato rispetto dei criteri legali ed economico-finanziari per l’ottenimento della Licenza Nazionale ai fini dell’ammissione al Campionato di serie C 2025/2026”.
In realtà i capi d’accusa indirizzati a Cellino sono estremamente numerosi e vanno dal mancato pagamento alla Lega Nazionale Professionisti serie B di un importo pari 1.100.000 euro (scaduto lo scorso 31 gennaio) agli emolumenti dovuti ai tesserati, dipendenti e collaboratori del settore sportivo per le mensilità di marzo e aprile, oltre a quelli dovuti ad altre figure collegate all’organizzazione della società (medico responsabile sanitario, responsabile di amministrazione, supporter liaison officer e così via dicendo).
Tra le irregolarità evidenziate dalla Figc rivestono un ruolo di particolare importanza i mancati versamenti Irpef e Inps e le pendenze riscontrate nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Sommando tutte queste ad altre voci ancora evidenziate nel comunicato, lo scorso 27 giugno dalla Covisoc è partita la contestazione al Brescia Calcio Spa per tutti gli inadempimenti commessi.
Il verdetto
Questa decisione è diventata definitiva, visto che la società biancazzurra non ha presentato ricorso nel termine stabilito e, quindi, giocoforza, è maturata la sentenza di non ammettere al prossimo campionato di serie C il sodalizio bresciano nato nel 1911.

Nella città della Leonessa, però, si sta facendo di tutto per non rimanere senza calcio professionistico. Dopo essere rimasto a lungo spettatore, ha deciso di entrare in campo pure il Comune, che ha chiamato a Palazzo Loggia i vertici delle tre società bresciane di serie C (Ospitaletto, Lumezzane e FeralpiSalò) per vedere la fattibilità di dare vita ad un nuovo progetto.
Pasini al comando
Una proposta che è stata accolta da Giuseppe Pasini, patron del Gruppo Feralpi, che ha già preparato un programma, tanto nuovo quanto ambizioso, per portare avanti il calcio a Brescia. In questo momento è una corsa contro il tempo: l’obiettivo è quello di portare la FeralpiSalò a giocare al “Rigamonti” (dal quale è appena stato sfrattato Cellino, che ha pagato solo una delle due rate a lui spettanti) per creare una squadra che avrà il compito di far risalire in alto il calcio a Brescia.
Da subito lo stesso Pasini ha ribadito di non essere disposto ad affrontare da solo una simile avventura ed ha avviato contatti con il mondo imprenditoriale. In tal senso il proficuo incontro con la A2a è stato il primo tassello del mosaico che dovrà condurre in alto la nuova realtà sportiva.
Il nome
Tra i tanti nodi da sciogliere, c’è quello del nome del nuovo club. Ovviamente non si parlerà più di FeralpiSalò (che porterà in città il suo diritto a giocare in serie C), ma si oscilla tra Leonessa, Brixia e la speranza di poter inserire nella denominazione ufficiale almeno il nome di Brescia.
Allenatore
In attesa che l’iter burocratico-formale venga definito, sul fronte più strettamente agonistico, la squadra sarà allenata ancora da Aimo Diana, con Andrea Ferretti nelle vesti del direttore sportivo. In organico ci sarà il meglio della rosa gardesana che ha concluso lo scorso torneo e si cercheranno di trattenere alcune Rondinelle.
La squadra
La speranza è di poter convincere alcuni giocatori a scendere in serie C e, tra questi, rimane in primo piano il capitano Dimitri Bisoli. Bisogna tener conto, però, delle offerte che stanno giungendo a giocatori svincolati dalle altre società di serie B.
Su questo piano si definirà la rosa della formazione che avrà il compito di riportare in alto il calcio a Brescia città e far innamorare i tifosi di questa nuova realtà.
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