ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Eugenio Frasca, la famiglia del cinisellese morto in Versilia dopo la fuga in moto: "Vogliamo vedere i filmati”

Non è ancora chiaro perché il ristoratore 48enne non si sia fermato all’alt della pattuglia. L’unica motivazione al momento è la mancata revisione del mezzo ma i parenti nutrono dubbi

I rilievi della polizia stradale nel punto in cui la moto ha impattato con la segnaletica e, nel riquadro, Eugenio Frasca

I rilievi della polizia stradale nel punto in cui la moto ha impattato con la segnaletica e, nel riquadro, Eugenio Frasca

Cinisello Balsamo (Milano) – Vuole vederci chiaro la famiglia di Eugenio Frasca, il centauro di 48 anni che, dopo non essersi fermato all’alt dei carabinieri a Forte dei Marmi, ha perso la vita per lesioni interne e emorragie dopo un impatto su una rotatoria. L’uomo che gestiva il ristorante Il Volo a Cinisello Balsamo assieme ai fratelli Jacopo e Oscar e alla mamma Ghina, era molto legato a Carrara, per via delle origini toscane della madre.

FRASCA
Eugenio Frasca, il 48enne morto in Versilia dopo la fuga in moto

Restano ancora molti dubbi sulla dinamica dell’incidente e sulle ragioni per cui il ristoratore, padre di una bambina, non si sia fermato all’alt, iniziando una folle corsa finita in tragedia alle quattro e mezza di notte del 13 agosto.

L’inseguimento è iniziato a Forte dei Marmi dopo che Frasca ha ignorato l’alt della pattuglia, proseguendo la sua fuga sul lungomare in direzione di Marina di Massa. Il motociclista ha perso il controllo del mezzo in prossimità di piazza Bad Kissingen, schiantandosi contro una rotonda. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei carabinieri, l’uomo è deceduto sul posto per arresto cardiaco.

Dalle prime verifiche non è emerso alcun altro motivo per la sua fuga, se non la possibile mancanza di revisione del mezzo, una moto di grossa cilindrata.

La famiglia vuole vedere i filmati delle telecamere che si trovano sul lungomare, ma soprattutto analizzare quelle che inquadrano il punto in cui Eugenio si è andato a schiantare. Per questo la mamma e i fratelli si sono rivolti allo studio legale toscano dei soci Alessio e Monica Menconi.

I due legali hanno già fatto richiesta di poter visionare i filmati delle telecamere a nome della famiglia di Frasca prima che vengano cancellate, come da prassi quando nessuno fa richiesta di acquisire le immagini. I video dovrebbero essere consegnati ai legali Menconi già in questi giorni. Come spiegato dagli avvocati, la revisione della moto scaduta probabilmente è stata la causa che ha portato l’uomo a non fermarsi all’alt dei carabinieri. Ma la famiglia non si da pace e cercherà di fare luce sulla vicenda proprio attraverso gli occhi elettronici delle telecamere che si trovano sul lungomare, alla ricerca di particolari utili a capire meglio la dinamica del sinistro dove ha perso la vita l’amato figlio e fratello.