
Binari ferroviari e cantieri Tav sono spesso nel mirino delle bande interessate al rame metallo pregiato
CALCINATO (Brescia)Controllano un furgone sospetto e fanno bingo, perché a bordo trovano una tonnellata e rotti di “oro rosso“ rubato. L’intensificazione dei controlli dei carabinieri sul territorio di Brescia a ridosso del Ferragosto ha portato buoni frutti. L’obiettivo era soprattutto prevenire e reprimere i reati predatori. A Calcinato i militari si sono concentrati sui furti ai danni delle infrastrutture ferroviarie e dei cantieri della Tav, che spesso finiscono nel mirino dei malviventi interessati al rame, metallo pregiato ad alto valore commerciale.
A insospettire gli operatori dell’Arma è stato appunto un furgone con a bordo due uomini. La perquisizione del mezzo ha permesso di rinvenire una montagna di rame – una tonnellata e 340 chili di cavi – ma anche un ingente quantitativo di oggetti in ottone, trafugati non si sa dove. Dai primi accertamenti pare che gran parte della refurtiva sia stata sottratta un paio di settimane fa al cantiere Tav della zona. I due ladri – un trentenne e un trentaseienne – sono stati denunciati per ricettazione, la merce posta sotto sequestro. Sono in corso approfondimenti per ricostruire la provenienza del resto del materiale.
E sempre a proposito di furti, una Volante a Ferragosto ha arrestato in flagranza un ventiseienne egiziano residente a Brescia. Il giovane si era impossessato dello smartphone di un conoscente in via Triumplina, alla fermata dell’autobus, pretendendo la sua tessera sanitaria per la restituzione. Poi ha tentato la fuga su un bus per Tavernole ma la polizia, dopo avere inseguito il mezzo pubblico, l’ha bloccato e arrestato per tentata estorsione.