REDAZIONE BERGAMO

A Pagazzano si lotta per svuotare la falda dopo le piogge torrenziali: “Serve lo stato di calamità”

L’esasperazione dei residenti di San Francesco ancora alle prese con i problemi e i danni provocati dai forti temporali: seminterrati e cantine allagati, ascensori fermi, con persone disabili di fatto bloccate in casa e che, in caso di emergenza, dovrebbero essere portate giù a spalla

Ancora disagi dopo le forti piogge di 10 giorni fa

Ancora disagi dopo le forti piogge di 10 giorni fa

Pagazzano (Bergamo) – Esasperati e arrabbiati. A dieci giorni dalle piogge torrenziali che si sono abbattute sulla Bergamasca, i residenti del quartiere San Francesco di Pagazzano sono ancora alle prese con i problemi e i danni provocati dai forti temporali: seminterrati e cantine allagati, ascensori fermi, con persone disabili di fatto bloccate in casa e che, in caso di emergenza, dovrebbero essere portate giù a spalla. Sono infatti ancora un funzione giorno e notte le pompe private messe a disposizione da alcuni residenti del quartiere, in via Morengo, per cercare di drenare l’acqua troppo alta della falda sottostante, che da giorni ha preso in ostaggio scantinati e seminterrati di tre palazzine e di una decina di villette della zona, per un totale di circa 120 persone coinvolte.

“Nel quartiere - spiega la situazione un residente - esiste un pozzo con una pompa adibita allo scopo, ma questa è rotta e quindi inutilizzabile dallo scorso anno. Siamo stati in Comune, ma nessuno ci ha aiutato. Stiamo drenando acqua giorno e notte, con costi indicibili di corrente elettrica. Svuotare la falda con le pompe non è semplice. I cittadini hanno chiesto al sindaco di Pagazzano di invocare lo stato di calamità e abbiamo chiesto la sostituzione e l’accensione della pompa con pozzo installata ad hoc. Peccato solo che questa non sia di proprietà comunale ma di un privato, con conseguente impossibilità per l’ente pubblico di metterci, mano a proprie spese. Così, con la speranza che non piova nuovamente, continua il lavoro 24 ore su 24 dei residenti, impegnati ad affrontare con i propri mezzi una marea d’acqua troppo più grande rispetto alle capacità delle piccole pompe di loro proprietà”.

“Speriamo che, meteo permettendo, in altri pochi giorni la falda si possa abbassare quel tanto che basta, anche se i danni già subiti sono enormi - dichiara un altro residente del quartiere di San Francesco -: dall’allagamento ai disagi per gli abitanti rimasti senza ascensori, fino ai considerevoli costi delle nostre pompe private, perennemente in funzione da giorni e giorni. Con il problema pronto a ripresentarsi alle prossime piogge”.