Roma, 20 settembre 2025 – È stato accolto da un coro di giovani l’arrivo a sorpresa di Matteo Salvini al raduno di Pontida, dove oggi i Giovani della Lega hanno tenuto l’Italia con gli occhi puntati. Una giornata scandita da cori contro Calenda, ultimatum a Forza Italia – “scelga, o con noi o contro” – e un minuto di silenzio per Charlie Kirk, l'attivista americano ucciso il 10 settembre scorso.
E poi nel tardo pomeriggio, contro ogni pronostico, il segretario della Lega è arrivato sul pratone di Pontida, nella Bergamasca, nonostante la colica renale che in mattinata lo aveva convinto ad annullare tutti gli impegni. Salvini ha fatto il suo ‘ingresso’ proprio mentre il vice segretario Roberto Vannacci stava concludendo il suo intervento dal palco. “Come sto? Meglio...", ha risposto ai cronisti il vicepremier.
"Un capitano, c'è solo un capitano", hanno urlato i giovani della Lega alla conclusione del discorso di Salvini. I giovani militanti hanno poi proseguito con lo slogan: "Chi non salta comunista è..".

Il discorso di Salvini ai giovani di Pontida
"Una cosa unisce i giovani di oggi a quelli di 30 anni fa, la Lega di oggi a quella di 30 anni fa: quasi tutte le televisioni, le radio e i giornali ce l'hanno con noi ed è colpa della Lega. Baroni universitari, collettivi di studenti, grandi finanzieri, grandi banche, grandi sindacati ci vedevano come un corpo estraneo da cancellare e oggi come un imprevisto da cancellare. Non ci sono riusciti 30 anni fa, non ci riescono oggi e non ci riusciranno domani. La Lega è la Lega, se serve sola contro tutti". A dirlo è stato il segretario della Lega, Matteo Salvini, nel corso del suo intervento a Pontida all'evento organizzato dai giovani del partito.
"Qualche giornalista si è chiesto perché le magliette per Charlie Kirk sono nere – ha poi aggiunto il segretario dal palco – e se era un messaggio politico. Ma se stai commemorando qualcuno che non c'è più, le fai fucsia le magliette?”. E ancora: “Noi non abbiamo gli armocromisti che ha la Schlein, noi ce lo organizziamo da soli il look", ha concluso.
Salvini: “Il mio riposo siete voi”
"Quando oggi gli amici del pronto soccorso mi hanno dimesso, mi hanno detto: 'Si deve risposare'. Ma il mio riposo siete voi". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, dal palco di Pontida. Salvini aveva annullato tutti gli appuntamenti di oggi per un problema ai calcoli renali.
Cori contro Calenda
I giovani militanti del Carroccio arrivano a Pontida intonando cori contro il segretario di Azione Carlo Calenda. “Ripetiamolo a Calenda e a quei quattro sfigati incamiciati in spiaggia che hanno voluto applaudire quello che diceva – ha detto uno dei giovani con il megafono riferendosi alla presenza di Calenda alla festa dei giovani di Forza Italia a San Benedetto del Tronto –. Devono decidere se stare con noi o contro di noi”. A quel punto i giovani leghisti hanno cantato: “Calenda, Calenda vaff...”.
Striscione nero per Kirk
Con uno striscione nero e il volto di Charlie Kirk sorridente e le date di nascita e morte, sotto il palco, inizia la pre Pontida dei Giovani della Lega. Sotto la tensostruttura montata sul pratone, il segretario federale della Lega Giovani, Luca Toccalini chiede un minuto di silenzio per Kirk, poi sale sul palco Jackie Eubanks, attivista americana che ha lavorato con Kirk nell'organizzazione Turning point. “Quando l'ho visto morire sono caduta in ginocchio. È stato ucciso perché parlava di cristianesimo, di famiglia, di libertà di parola e della sovranità nazionale, ma se non possiamo parlare liberamente allora non siamo liberi”.
E all'attivista americano è dedicata la giornata e sicuramente anche il raduno di domani. La sua sagoma con il pugno teso e la scritta “Freedom” è sulle magliette in vendita.
Ovazione per Vannacci
I toni non si abbassano quando dalla politica si passa ai temi sociali. I giovani della Lega accolgono sul palco di Pontida il vice segretario Roberto Vannacci intonando: “Un generale, c'è solo un generale...”. Poco prima avevano scandito: “Vannacci è un moderato, noi no, noi no; Vannacci è un moderato noi no, noi no”. L'europarlamentare sale sul palco indossando la maglietta di Kirk realizzata dai giovani leghisti.
Toni durissimi contro gli immigrati
Dal palco i Giovani della Lega hanno ribadito la lotta all'immigrazione irregolare, anche con toni molto forti: "Questi clandestini hanno rotto i co…, devono essere tutti reimmigrati nei loro paesi, uno per uno" e in coro hanno scandito: “L'unica soluzione è la remigrazione”. Altri hanno concluso: “Armiamoci anche noi, perché col c...o gli lasciamo il nostro paese e la nostra terra”. Sugli striscioni campeggiano scritte come: “Lega anti-maranza Remigrazione avanza!”, “Antifa=Terroristi. Giovani Cumasch”, “Islamizzazione? Remigrazione!”, “Europa cristiana mai musulmana” e “Charlie Kirk”. A quest’ultimo sono dedicate anche alcune immagini del video motivazionale diffuso stamattina dal segretario Salvini. I cori dei giovani leghisti proseguono poi con temi più cari al fondatore Bossi: “Veneto libero, Veneto libero”, “Lombardia libera, Lombardia libera”.