MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Archeologia industriale: "Il cementificio alla città"

Nuova chance di rilancio per la struttura che era di Italcementi. La proprietà: "Collaboriamo con l’amministrazione e la comunità".

Nuova chance di rilancio per la struttura che era di Italcementi. La proprietà: "Collaboriamo con l’amministrazione e la comunità".

Nuova chance di rilancio per la struttura che era di Italcementi. La proprietà: "Collaboriamo con l’amministrazione e la comunità".

(Bergamo) Nuova chance di rilancio per l’ex cementificio Italcementi di Alzano Lombardo, tra i simboli dell’archeologia industriale della Bergamasca, nato nel 1883, diventato con la forma attuale nel 1909, con i forni attivi fino al 1966 e l’attività che cessa completamente nel 1971. Eco Costruzioni di Carobbio degli Angeli è la nuova proprietaria del complesso, dopo che lo scorso 4 settembre, a tre mesi dalla chiusura dell’asta (l’ottava dal 2018), la Sovrintendenza ai Beni Culturali ha scelto di non esercitare il diritto di prelazione che le spettava.

"Adesso - spiega Efrem Robecchi, amministratore unico e socio di maggioranza della società di Carobbio degli Angeli - non resta che collaborare a stretto contatto con l’amministrazione comunale per portare avanti idee che siano allo stesso tempo funzionali per la comunità, per delineare cioè il fututo dell’ex fabbrica. Il nostro obiettivo è di restituire l’ex cementificio alla città". "L’aspetto peculiare di questa fabbrica, che la rende unica in Italia e, forse, in Europa - sottolinea il sindaco di Alzano, Camillo Bertocchi -, è l’utilizzo di forni verticali, rispetto ai più comuni rotativi. Questo, insieme al valore storico per la comunità del paese e di tutto il territorio, ha portato nel 1980 la Sovrintendenza, a riconoscere il valore di archeologia industriale della struttura, uno dei primi casi di questo tipo".

Un tentativo di rilancio era stato portato avanti una decina di anni fa, in occasione di Expo, ma non si era giunti a nessun esito concreto. Negli anni successivi, invece, aveva preso forma il progetto di un Its per la formazione terziaria di tipo imprenditoriale, un’alternativa più tecnica all’università che avrebbe reso onore anche al luogo in cui sarebbe dovuta sorgere, ma nel 2020 la pandemia aveva messo la parola fine a quel tentativo. "Il mio auspicio - conclude il primo cittadino di Alzano - è che si possa recuperare questo importante complesso che, oltre al valore storico, ha ancora grande potenziale economico. Attraverso il nostro Piano di governo del territorio, abbiamo lasciato massima flessibilità al compratore".

Michele Andreucci