
Omar Farang Zin, l'uomo ucciso da un orso a Transfăgărășan, in Romania
Varese – Una tragedia che poteva essere evitata si è consumata giovedì sulla Transfagarasan, una delle strade più spettacolari della Romania. Omar Farang Zin, turista italiano di 48 anni, è stato ucciso da un’orsa mentre tentava di nutrirla, documentando con il proprio cellulare gli ultimi istanti della sua vita. L’uomo, classe 1976, era vedovo e lavorava per Sea all’aeroporto di Malpensa: dopo trent’anni come autista dei mezzi sulle piste era stato promosso ad airport specialist, coordinatore di scalo.
L’attacco dell’orsa
L’uomo aveva percorso la strada montana “Transalpina” in motocicletta, godendosi il paesaggio e incontrando gli orsi che abitualmente scendono dalla foresta in cerca di cibo dai passanti. Il giorno precedente aveva già avvistato almeno due esemplari e aveva deciso di tornare nel medesimo luogo per rivederli. “Oggi i protagonisti sono stati gli orsi bruni, ma paesaggi da favola”, aveva su Facebook. “Dopo la Transalpina al passo Urdele, ho percorso la Transfagarasan, chiamata anche ‘La Follia di Ceausescu’. Jeremy Clarkson, noto conduttore di Top Gear, la classificata come la strada più bella del mondo”.
Giovedì mattina, Farang Zin si è fermato in un parcheggio dove un’orsa si trovava insieme ai suoi cuccioli. Nonostante la presenza della prole – circostanza che rende gli orsi particolarmente aggressivi – l’italiano ha deciso di avvicinarsi per offrire del cibo agli animali. Le immagini pubblicate su Facebook mostrano chiaramente la pericolosa prossimità raggiunta dall’uomo.
“Ecco l’orso! Che bello! Sta venendo verso di me”, sono state le parole di Farang Zin, registrate nel video che ha continuato a girare fino a poco prima dell’aggressione. Poco dopo l’orsa, imprevedibile come tutti gli animali selvatici, ha attaccato l’uomo trascinandolo per circa 60 metri in un burrone. Sul corpo del centauro – secondo le informazioni dei media rumeni – sono presenti molteplici ferite causate dal morso dell’orsa. Le squadre d’intervento sono riuscite a recuperare il corpo dell’uomo da una zona impervia e trasportarlo all’unità forense per l’autopsia.
Il racconto dei testimoni
Alcuni automobilisti presenti hanno assistito all’intera scena e hanno immediatamente allertato i soccorsi chiamando il 112. Sul posto sono intervenuti gendarmi, vigili del fuoco e guardie forestali, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

“È sceso dalla moto e ha offerto del cibo all’orso”, ha spiegato Armand Chiriloiu, direttore della Direzione Forestale di Argeș alla testata rumena Cancan. "È stato trovato anche il telefono del turista italiano, che conteneva alcune foto scattate prima dell’attacco. Con l’orso che si avvicinava, si avvicinava. Con foto, primi piani".
L’orsa è stata successivamente abbattuta a colpi d’arma da fuoco, mentre le forze dell’ordine hanno pattugliato la zona per allontanare i turisti che si erano radunati per osservare la fauna selvatica.
I messaggi di cordoglio
Dopo la notizia, decine di persone hanno scritto messaggi di cordoglio sulla pagina Facebook di Omar, dove stava documentando il suo viaggio con foto e video. “Il dolore che lasci è inimmaginabile, come farò a non sentirti? Dovevamo vederci al tuo ritorno, me l’avevi promesso! Omar, mi mancherai tanto”, scrive Monica Ranzini.

“Mi dispiace per la perdita subita dalla sua famiglia”, scrive Ioan Moldovan, mentre Raffaella Marchegiano dice: “Che disastro. Amavi i viaggi e gli animali. Mi dispiace molto moltissimo. Riposa in pace”. La passione per i viaggi di Omar emerge dai moltissimi album di foto che pubblicava: solo negli ultimi anni era stato in Perù, in India, a Capo Nord, in Uganda, in Cina, negli Stati Uniti, in Israele, in Myanmar, in Namibia, in Mongolia e in Nepal.
Sul profilo di Omar, solleva invece la questione della sicurezza e della convivenza degli orsi Nicu Gergely: “Tutte le autorità lo sanno, e tutta la Romania del resto, che follia sta succedendo con gli orsi in Romania, e non si fa assolutamente nulla. Gli attacchi sono sempre più frequenti ultimamente, e le autorità fanno finta di niente... Solo parole al vento”.
Il problema degli orsi in Romania
La tragedia evidenzia un problema ben noto della Transfăgărășan: nella zona vivono 112 orsi, quattro volte superiore al numero ottimale. “La strada è molto trafficata e turisti da tutta Europa vengono appositamente in questo luogo per vedere gli orsi in natura”, ha dichiarato Dragoș Ionescu, responsabile del Fondo per la Caccia. “Vengono per fotografarli, vengono per dar loro da mangiare e la stessa tragedia può accadere in qualsiasi momento”. L’incidente di Omar Farang Zin rappresenta un drammatico promemoria dei rischi legati all’interazione con la fauna selvatica, soprattutto quando si sottovaluta la pericolosità degli orsi.