
L'orso immortalato in Valfurva dal fotografo brianzolo
Valfurva (Sondrio), 19 maggio 2025 – Cercava aquile e gipeti, ma si è trovato davanti un ospite decisamente più imponente: un orso bruno, che è riuscito a immortalare con un unico, preziosissimo scatto, mentre faceva una “ e scursione fotografica” nel Parco dello Stelvio.

L’incontro
Protagonista dell’inatteso incontro è un naturalista e fotografo dilettante della provincia di Monza e Brianza, che oggi intorno alle 13 stava esplorando la zona sotto il Monte Confinale, area nota per la ricca fauna selvatica.
Armato di una potente macchina fotografica, l’uomo sperava di catturare immagini di rapaci, ma il destino, e la natura, hanno voluto regalargli uno scatto ben più raro: un esemplare di orso, probabilmente di passaggio tra le vette del parco e forse proveniente dal vicino Trentino.
Lo scatto e la fuga
L’animale, tranquillo e apparentemente ignaro della presenza dell’uomo, procedeva indisturbato nel suo habitat. Subito dopo avere impresso l’immagine dell’orso nei file della sua macchina fotografica ha pensato bene si fuggire rifugiandosi sul tetto di una baita.
Da lì ha chiamato il numero unico 112 spiegando cosa gli è accaduto.lo hanno recuperato i Forestali .
Il direttore
Nel giro di poco è stato raggiunto dai carabinieri forestali e dagli esperti del Parco dello Stelvio Lombardia coordinati dal direttore Franco Claretti. “Abbiamo deciso di recarci personalmente sul posto – ha spiegato Claretti – per collaborare alla messa in sicurezza della persona ma anche per raccogliere la sua testimonianza tra cui la fotografia che ha scattato all’animale, che ci sarà utile.
Emozioni contrapposte
Claretti racconta ancora: “Lui ha vissuto tante emozioni. Mi ha detto: “Sono felice per avere visto l’orso”, ma anche che nel contempo si sentiva spaventato e scombussolato". L’episodio conferma la crescente presenza dell’orso in queste zone, un segnale positivo per la biodiversità, ma che richiede sempre massima prudenza da parte di escursionisti e fotografi.
I consigli
Il Parco dello Stelvio, da anni impegnato nella tutela della fauna, ricorda l’importanza di mantenere la distanza e di evitare comportamenti che possano disturbare gli animali.
“In caso di incontro con un plantigrado – rimarca Claretti – è fondamentale mantenere la calma e se l’animale è a distanza allontanarsi lentamente, senza movimenti bruschi, evitando movimenti minacciosi e senza tentare di avvicinarsi per scattare fotografie ravvicinate.
In caso di carica
“In questo caso il brianzolo era a un centinaio di metri e a nostro avviso l’orso non l’ha visto ma lo ha percepito, allontanandosi quando ha sentito l’odore dell’essere umano. In caso di carica reale è necessario sdraiarsi a terra a pancia in giù proteggendosi la nuca con le mani o lo zaino.
Tale postura segnala all’animale la nostra non aggressività, riducendo il rischio di aggressione. Invitiamo tutti i frequentatori del Parco a comportarsi con consapevolezza e, in caso di ulteriori avvistamenti di orsi nel Parco, di segnalarli al Corpo Carabinieri Forestali - Nucleo Parco”.
Il precedente
Ieri una donna, un’altra turista, ha segnalato un orso scendere dal crinale del Monte Tresero, sempre a Valfurva. Inoltre al Parco sono arrivate alcune fotografie di orme che potrebbero appartenere a un orso, sempre provenienti da quella zona. Gli esperti del parco stanno cercando riscontri.
Con i carabinieri forestali, quando sono arrivati dal turista e subito dopo essersi rassicurati delle sue condizioni, hanno cercato tracce del quadrupede, che però si era già allontanato. Sarebbe un maschio giovane, che sta diventando adulto, probabilmente in dispersione dopo essersi svegliato dal letargo e in movimento per la stagione degli amori.