
La Polizia di Stato e municipale di Gallarate davanti al teatro comunale in cui è tenuto il Remigration Summit, contestato raduno dell'ultradestra sul tema dell'immigrazione
Varese, 19 agosto 2025 - Foglio di via e avviso orale per dieci persone tra i 22 e i 43 anni, considerate vicine ad ambienti anarchici, ritenute responsabili dei disordini commessi nel corso della manifestazione di protesta a Busto Arsizio dello scorso 17 maggio, contro il “Remigration Summit” tenutosi nella medesima giornata a Gallarate.
Le indagini della Digos di Varese, utilizzando anche immagini fornite dalla Polizia Scientifica e dall’impianto di videosorveglianza comunale, hanno consentito l’identificazione di sei uomini e quattro donne, ritenute responsabili dei disordini.

Per loro, in particolare due che si erano già resi protagonisti lo scorso anno di scontri con le forze dell’ordine in occasione dello sgombero di via Curtatone a Gallarate, il Questore di Varese ha emesso un foglio di via a obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Busto Arsizio, per periodi che vanno da uno a tre anni. All'unico residente in città è stato invece consegnato avviso orale.
I provvedimenti riguardano gli incidenti accaduti durante il corteo di protesta, quando una frangia di manifestanti si è distaccata dalla componente più pacifica, imbrattando muri e selciati del centro, tra cui anche la pavimentazione marmorea di piazza Santa Maria, con vernice rossa tracciando alcune scritte e simboli riconducibili all’ideologia anarchica. Il gruppetto aveva anche minacciato e cercato di aggredire un operatore della Polizia Scientifica impegnato a documentare l’accaduto. Nell’occasione, un funzionario della Questura, intervenuto in difesa del collega, è stato colpito alla schiena da una manata da parte di una attivista protagonista dei disordini.