ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Matteo Brandolini e la vocazione del libraio: “Fra i miei scaffali ricreo rapporti umani che stanno sparendo”

Trent’anni e titolare di “Librando”, ha realizzato il sogno che aveva fin da bambino. A un anno dall’apertura dell’attività a Gallarate traccia un bilancio: “Sembrava un azzardo, ma è diventata un presidio culturale”

Festa per il compleanno della libreria

Festa per il compleanno della libreria

Gallarate (Varese) – Per Matteo Brandolini, 30 anni, titolare della libreria “Librando” a Gallarate, aperta il 16 marzo dello scorso anno, c’era da bambino un appuntamento irrinunciabile: ogni giovedì con la mamma Francesca a Busto Arsizio la visita alla libreria Boragno, il tempo di curiosare tra gli scaffali e poi l’acquisto di un nuovo libro, una nuova storia in cui immergersi appena tornato a casa. Matteo ha scoperto la bellezza della lettura il primo giorno di scuola, in prima elementare e da allora il legame con i libri non ha fatto che rafforzarsi, un viaggio letterario fantastico tra classici e contemporanei, fino a realizzare un sogno che aveva nel cassetto: aprire uno spazio tutto suo. Controcorrente, insomma, perché le librerie non stanno certo attraversando un buon momento ma, con coraggio, il trentenne, con il sostegno fondamentale dei genitori, che hanno creduto nel suo progetto, ha avviato la sua attività di libraio, mettendoci competenza, passione e un pizzico di ottimismo.

Fino a qualche anno fa Brandolini faceva tutt’altro. “Dopo la maturità classica al Liceo Daniele Crespi a Busto Arsizio, mi sono iscritto al corso di laurea in Storia all’Università Statale, che poi ho lasciato per frequentare la Scuola Holden a Torino, dove nel 2019 mi sono diplomato, quindi ho lavorato nell’ufficio stampa del Museo dell’automobile di Torino, esperienza bellissima poi come editor free lance”. Nel frattempo, dopo il periodo del Covid, l’idea della libreria si fa sempre più largo, Matteo individua lo spazio giusto a Gallarate, con la collaborazione del papà, Paolo, allestisce l’ambiente e finalmente arriva il gran giorno, 16 marzo 2024, l’inaugurazione di “Librando”. È trascorso più di un anno, e si può fare un bilancio.

“Posso affermare di essere contento per come stanno andando le cose. Aprire una libreria di questi tempi sembra un azzardo, per questo quando ho annunciato il mio progetto in tanti mi hanno sconsigliato, ma io sono andato avanti determinato. Librando è sempre più un presidio culturale, luogo di aggregazione dove si creano relazioni tra le persone attraverso i libri”. Spiega il libraio: “La mia libreria è come un salotto, è un ambiente accogliente, chi entra si può fermare quanto vuole, può anche uscire senza aver acquistato un libro, qui trova accoglienza, quanto ai clienti molti sono diventati amici, si creano dunque rapporti umani intorno ai libri. A me fa piacere quando le persone si fermano, chiacchiero con loro, non è mai tempo perso. Capita a volte che entri un cliente e subito mi informi di non essere un lettore, allora è importante fare da guida, dare i consigli giusti”.

A Librando si promuovono anche corsi di scrittura creativa, eventi, incontri culturali e con gli autori, tra le iniziative il “Book party”, spiega il libraio “ogni giovedì ci si ritrova alle 19,30, ognuno porta il libro che sta leggendo, lo legge in silenzio per un’ora, poi si mangia qualcosa insieme e si chiacchiera, ma l’aspetto importante di questa esperienza di condivisione è che si dedica del tempo alla lettura, io dico sempre che bisogna trovare del tempo per leggere”. Matteo ovviamente è un grande lettore, una vera passione a tal punto che leggeva, da alunno delle medie, pure durante il tragitto in autobus da casa a scuola, ad accompagnarlo idealmente i protagonisti di celebri romanzi. Un esempio? Edmond Dantes, Il Conte di Montecristo. La passione oggi è un lavoro, “sono fortunato – dice – la lettura è un continuo incontro con autori, personaggi, con l’umanità degli altri, con la mia attività sono sempre in contatto con gli autori ma anche con le persone, i lettori, di qualunque età, perché un libro ha un grande potere, annulla le distanze tra generazioni”. A Librando nel frattempo si guarda ai giovani, sta per partire una nuova iniziativa, “Il Libro sospeso”, ovvero un titolo scelto da un cliente lasciato in regalo ad un giovane, età tra i 18 e i 25 anni.