
Marcel Jacobs e Filippo Tortu durante la cerimonia nei giardini del Quirinale di consegna della bandiera tricolore per gli atleti in partenza per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi nel 2024
Milano – Il campione olimpico Marcell Jacobs ha raccontato ai magistrati milanesi della telefonata ricevuta da Filippo Tortu, suo compagno nella staffetta 4x100, dopo l’emergere del caso del presunto spionaggio ai suoi danni. Una conversazione che rivela i risvolti umani di un’inchiesta che ha scosso il mondo dell’atletica italiana, coinvolgendo indirettamente uno dei pilastri della velocità azzurra.
La telefonata
“Mi ha chiamato per sapere come stessi e come andassero gli allenamenti. Voleva capire se ci fosse astio nei suoi confronti. Ma non ha posto scuse. L’ho tranquillizzato facendogli capire che non avessi nulla nei suoi confronti”. Così Jacobs ha descritto al pubblico ministero Francesco De Tommasi la conversazione avuta con Filippo Tortu dopo che era emerso il coinvolgimento di Giacomo Tortu, fratello del velocista, nell’inchiesta Equalize.
Il dialogo, durato una decina di minuti, ha rivelato la preoccupazione di Filippo Tortu per i riflessi che il caso del fratello avrebbe potuto avere sui rapporti all’interno del gruppo della staffetta. “M’ha prima mandato un messaggio – ha raccontato Jacobs – dopodiché ci siamo sentiti al telefono per una decina di minuti (...) lui voleva semplicemente in realtà sapere come stavo (...) senza entrare troppo nel dettaglio (...) non mi ha chiesto come dire ‘sono dispiaciuto per quello che è successo o altro’, voleva solo capire dal mio punto di vista, se c’era un astio direttamente nei suoi confronti (...) soprattutto per il fatto che noi facciamo comunque la staffetta insieme (...) il gruppo che comunque dalla staffetta è sempre stato super unito”.
Le accuse contro Giacomo Tortu
Al centro dell’inchiesta c’è Giacomo Tortu, fratello del velocista e ex atleta a sua volta, indagato per concorso in intercettazioni abusive. Secondo l’accusa, sarebbe stato lui a commissionare al gruppo dell’agenzia di investigazione Equalize, e in particolare a Carmine Gallo, l’ex superpoliziotto morto a marzo, l’acquisizione di informazioni su Jacobs. Si tratta di dati riferibili al 2020 e al 2021, relativi agli esiti di analisi del sangue del campione olimpico – mai coinvolto in vicende di doping – e ai contenuti di telefonate e chat tra lui e il suo staff, inclusi allenatore e nutrizionista.
Jacobs ha spiegato di aver conosciuto Giacomo Tortu “nel giugno 2014, lui ex velocista, durante un raduno a Genova” e che si era “creata una certa complicità” con “un rapporto normale”. L’ultima volta che lo ha visto risale a “più di un anno fa”, senza aver avuto modo di parlargli.
La risposta del campione
Nonostante la gravità della situazione, Jacobs ha mantenuto rapporti equilibrati con il compagno di squadra. “Anche non avendo nessuna informazione su quello che era successo gli ho detto comunque di stare tranquillo, nel senso che personalmente tra me e lui non c’era assolutamente niente (...) finché ovviamente non venivano poi fuori tutte le verità su quello che era ... il caso insomma (...) l’ho tranquillizzato facendogli capire (...) almeno direttamente nei suoi confronti non avevo assolutamente nulla”.
Al velocista ha anche raccontato di aver detto a Filippo Tortu: “capisco che è tuo fratello, che sicuramente la situazione è molto vicina (...) però io finché non ho niente in mano (...) fondamentalmente non posso accusare nessuno”. Una seconda comunicazione è arrivata “due settimane dopo”, quando il compagno di staffetta gli mandò un messaggio “in cui mi chiedeva ... se mi poteva chiedere una cosa”, ma Jacobs non ha risposto “perché io sono un po’ ... diciamo dimentico di rispondere ai messaggi”.
Le origini dell’indagine
Elementi cruciali per ricostruire la vicenda arrivano dalla testimonianza di un avvocato padovano, amico di Giacomo Tortu, che avrebbe accompagnato il fratello di Filippo a un incontro con Carmine Gallo. Secondo questa testimonianza del 30 ottobre 2024, Giacomo Tortu “mi disse che aveva avuto notizie da parte di una giornalista” su “sospetti di doping su Marcell Jacobs e poi lo riferì anche a Gallo in mia presenza”.
Il testimone ha dichiarato che “nel luglio 2021, prima delle Olimpiadi vinte da Jacobs”, Giacomo Tortu “avrebbe ricevuto notizia da una giornalista” su un “supposto uso di doping”, vicende in cui Jacobs non è mai stato coinvolto. Lo stesso campione olimpico ha confermato che “dopo la mia vittoria olimpica, il Times ha redatto un articolo riguardo il mio supposto uso di doping, dopo di ciò ho ricevuto chiamate da giornalisti italiani che mi chiedevano commenti su tale illazione”. Tuttavia, non ricorda di averne parlato prima delle sue vittorie con altri giornalisti.