ROSELLA FORMENTI
Cronaca

La versione di Mirti . Il rapporto con Gorla e l’arma introvabile. I nodi da sciogliere

Il presunto killer, finora in silenzio, oggi comparirà davanti al Gip. Ieri ha visto in carcere il suo legale Roberta Bono: "È molto provato". .

Il presunto killer, finora in silenzio, oggi comparirà davanti al Gip. Ieri ha visto in carcere il suo legale Roberta Bono: "È molto provato". .

Il presunto killer, finora in silenzio, oggi comparirà davanti al Gip. Ieri ha visto in carcere il suo legale Roberta Bono: "È molto provato". .

Questa mattina alle 9.30 Emanuele Mirti, il cinquantenne di Castellanza fermato per l’omicidio di Davide Gorla, 64 anni, il commerciante accoltellato a morte nel tardo pomeriggio di mercoledì nel suo negozio, Lineacontinua comparirà davanti al Gip del Tribunale di Busto Arsizio. Ieri mattina l’avvocato difensore Roberta Bono in carcere ha visto Mirti: "Il mio assistito è molto provato per l’accaduto. È provato sia fisicamente che psicologicamente dalla vicenda - ha detto il legale -. Valuteremo gli atti nelle prossime ore".

Il cinquantenne è stato identificato poche ore dopo l’omicidio, grazie anche alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Gli inquirenti, gli agenti della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Varese lo hanno raggiunto nella sua abitazione che aveva in affitto da Gorla a Castellanza. Mirti accompagnato in Commissariato e sottoposto nella notte a fermo ha sostenuto di non avere a che fare con il delitto. Interrogato nella giornata di giovedì dal procuratore Carlo Nocerino l’operaio, incensurato, si è avvalso della facoltà di non rispondere, in attesa di poter parlare con il difensore. Questa mattina invece per l’interrogatorio comparirà davanti al Gip. Proseguono, nel frattempo, le indagini. Ci sono ancora aspetti da chiarire: non si trova l’arma del delitto, un coltello oppure un tagliacarte che potrebbe aver trovato nel negozio e che ha fatto sparire. Gli inquirenti cercano anche la maglietta che si è tolto, probabilmente sporca di sangue. Dagli elementi raccolti per l’accusa il movente è economico: il cinquantenne, affittuario di Gorla, pare avesse un debito di 10 mila euro di affitti in arretrato reclamati dal padrone dall commerciante. Sembra anche che avesse fatto un bonifico, per una cifra inferiore, a parziale saldo del debito, poche ore prima di raggiungere Gorla nel negozio in via Milano.

Aspetti sui quali proseguono gli approfondimenti investigativi, oltre al movente economico a suo carico ci sono le immagini delle telecamere che lo immortalano all’ora del delitto e le testimonianze di chi lo ha visto subito dopo la drammatica aggressione al commerciante.