
Il contratto è scaduto il 30 aprile: il suo rinnovo arriva come una boccata d'ossigeno
Sondrio, 18 maggio 2025 – “Un traguardo significativo per l’intero comparto, che conferma il nostro impegno nel garantire condizioni di lavoro eque e moderne a una categoria fondamentale per l’economia di montagna”. Lo afferma Valeria Ghezzi, presidente di Anef, l’Associazione nazionale esercenti funiviari, di fronte al rinnovo in tempi record del contratto dei lavoratori degli impianti a fune scaduto il 30 aprile. “Abbiamo sempre cercato di mantenere rapporti costruttivi e pragmatici con i nostri interlocutori delle organizzazioni sindacali – continua Ghezzi – e questo ci ha permesso di rinnovare il contratto in modo tempestivo”. Il nuovo testo, che sarà ufficialmente sottoscritto nelle prossime settimane da Anef con Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Savt Trasporti, sarà valido per tre anni.
Cosa prevede l’accordo
Due gli aspetti fondamentali. Il primo riguarda il miglioramento salariale: previsti adeguamenti e aumenti delle erogazioni a titolo di welfare per sostenere la capacità di spesa dei lavoratori e l’attrattività del settore sotto il profilo professionale. Il contratto prevede inoltre misure concrete per migliorare l’equilibrio tra vita professionale e familiare, rispondendo a una crescente richiesta da parte dei lavoratori. Questa evoluzione rappresenta un cambio di paradigma per un settore tradizionalmente maschile, aprendo nuove opportunità per una forza lavoro più inclusiva e diversificata.
La soddisfazione
“Il rinnovo è stato frutto di un certosino lavoro di incontro con la controparte su cui possiamo dirci abbastanza soddisfatti perché, oltre a rispondere alle necessità salariali con un importante aumento di 200 euro a pieno regime e 150 di welfare, nel dettaglio 200 euro di tabellare di cui 40 a ottobre 2025, 70 a marzo 2027 e 90 a marzo 2028 e 150 di welfare di cui 75 a marzo 2026 e 75 a gennaio 2027 – illustra Andrea Frangiamore, segretario Filt Cgil Sondrio – riusciamo a proporre ai lavoratori un po’ di recupero di tempo dal lavoro per migliorare la qualità della vita: un giorno di permesso in più per tutti e un giorno in più di permesso genitoriale”.
“È un primo passo, cruciale, verso un futuro più sostenibile e inclusivo per i lavoratori degli impianti a fune – conclude Ghezzi –. L’obiettivo è migliorare le condizioni di lavoro e il clima aziendale, assicurando al contempo un servizio di alta qualità”.