
Pierluigi “Gigi“ Negri è il guru del mondo sondriese delle due ruote a pedali Per lui la partecipazione nei mesi estivi non è sufficiente, servono altri eventi
STELVIO
Il cicloturismo in Valtellina è in ottima forma, ma per il futuro vale la pena considerare anche il tennis. Lo sostiene Pierluigi Negri, direttore del Consorzio Turistico Media Valtellina e riferimento per il mondo delle due ruote nella provincia, che traccia un primo bilancio della stagione: "A giugno tutto è filato liscio. Le tappe iniziali di Enjoy Stelvio Valtellina hanno visto la partecipazione di tantissimi cicloturisti e appassionati di montagna. A luglio però la frana in Valdisotto ha bloccato la ciclabile del Sentiero Valtellina, isolando l’Alta Valle dal punto di vista ciclistico. Inoltre la chiusura della strada dello Stelvio a inizio mese ha aggravato la situazione. Due eventi che hanno causato una flessione delle presenze turistiche. Speriamo che tutto torni presto alla normalità".
Il successo dei mesi estivi non è sufficiente. "È facile fare il tutto esaurito a luglio e agosto. La vera sfida è destagionalizzare – precisa Negri – fare in modo che i turisti rimangano anche nei mesi meno affollati. Per questo servono eventi di cultura, sport ed enogastronomia. Non è semplice, ma ci stiamo provando. Il Consorzio Turistico Media Valtellina sta sviluppando un progetto di promozione territoriale che stiamo presentando anche sulle spiagge della riviera romagnola durante sei weekend estivi, con la nostra nuova campagna “Scopri Tirano e i comuni della Media Valtellina: vorrai restare per giorni“.
E sui disagi legati ai cantieri olimpici: "Ci sono criticità nella viabilità che non possiamo ignorare. Ma sono certo che dalle Olimpiadi tutti trarremo beneficio". Il binomio sport e turismo, secondo Negri, continua a essere vincente e lo dimostrano eventi ciclistici di alto profilo.
Ma ora con Sinner è nata la tennis-mania. "Mi chiedo se non sia il momento di recuperare i tanti campi da tennis chiusi e organizzare tornei diffusi", conclude Negri.
F.D.E.