
A Como le sei organizzazioni di entrambi i Paesi hanno ragionato di incostituzionalità
Sondrio – I sindacati dei frontalieri chiedono a gran voce ai ministeri di Salute ed Economia di non procedere con il decreto attuativo riguardante la tassa sulla salute e di riprendere il confronto con le Regioni. Riuniti a Como, i Consigli sindacali interregionali (Csir) italo-svizzeri delle sei organizzazioni di entrambi i Paesi – presenti Ticino-Lombardia-Piemonte, Sondrio-Grigioni, Alpi centrali per la Provincia autonoma dell’Alto Adige e dei Grigioni – per discutere lo stato di avanzamento della famigerata tassa sulla salute, presente nella legge di bilancio dal gennaio 2004 e mai entrata in vigore.
Tutte le organizzazioni sindacali interne ai Csir hanno confermato “il giudizio di forte contrarietà all’applicazione della legge e l’auspicio che i ministeri della Salute e dell’Economia non procedano con la definizione del decreto attuativo di fronte a un’incertezza normativa e di efficacia del provvedimento volto, nell’intento del legislatore, a scoraggiare la migrazione in Svizzera del personale sanitario”.
Un fenomeno che interessa parecchio anche i giovani valtellinesi che lavorano appunto nel settore sanitario. “A fronte di tale concreta applicazione, le organizzazioni sindacali confermano la via del ricorso al Tribunale ordinario per porre la questione degli evidenti profili d’incostituzionalità alla Corte Costituzionale. L’ultimo e unico incontro in Regione Lombardia ha visto da un lato la conferma da parte della Lombardia, regione con il maggior numero di frontalieri, di procedere nei termini tracciati dalla norma di legge, e dall’altro la bocciatura della proposta di Cgil, Cisl e Uil di trasformazione della tassa in contributo volontario. Inoltre la Lombardia ha garantito l’impiego di una somma, fino al 30% del gettito derivante dall’applicazione, da destinare a un non meglio specificato sistema di welfare di frontiera”.
Nel corso delle ultime settimane sono aumentati i contenziosi sulle questioni di carattere interpretativo nell’applicazione delle varie leggi e norme a riguardo. “Tutte le organizzazioni sindacali interne ai Csir ritengono che tale prospettiva possa consentire un confronto più consapevole del quadro complessivo, oltre le dichiarazioni di principio, con i lavoratori e propongono la definizione della campagna di assemblee territoriali entro ottobre”.