SARA BALDINI
Cronaca

Crepe, muffe e guasti: “Le case vanno a pezzi. E per vivere così paghiamo un affitto di 400 euro”

Aler, inquilini esasperati a Sondrio. I residenti delle palazzine di via Reghenzani lamentano anni di mancati interventi

Un sopralluogo di inizio anno nelle case di edilizia popolare dell’assessore regionale a Casa e Housing Sociale Paolo Franco (secondo da sinistra)

Un sopralluogo di inizio anno nelle case di edilizia popolare dell’assessore regionale a Casa e Housing Sociale Paolo Franco (secondo da sinistra)

Sondrio – Le palazzine attorno, pur senza essere lussuose, hanno tutte l’aria di essere state oggetto di una recente rinfrescata, molte hanno il cosiddetto cappotto, gli infissi sono nuovi. Poco distanti ci sono i caseggiati di quella che, dopo la riqualificazione, è la Nuova Piastra. Poi ci sono loro, che abitano al civico 7 di via Reghenzani, “dove la casa va a pezzi, ma Aler non interviene”. Un’inquilina è al colmo dell’esasperazione: “Venite a vedere se non abbiamo ragione”.

Basta superare i tre gradini malmessi dell’ingresso per trovarsi in un brutto atrio dai soffitti scrostati. Fissata con una puntina a un pannello, la fotocopia dell’ultima lettera inviata in Comune a Sondrio e ad Aler, l’azienda lombarda per l’edilizia residenziale. La data è quella dell’8 agosto e a contorno ci sono altre prove cartacee dei tentativi, dal 2018 ad oggi, di segnalare nero su bianco a chi di competenza la situazione di degrado in cui versa la palazzina popolare e i disagi che chi ci abita è costretto a subire. Prima di allora c’erano state telefonate e mail a decine per chiedere la sostituzione della soglia dell’ingresso e di un davanzale e quella di diverse tapparelle danneggiate dal tempo.

Segnalato anche lo stato dei balconi, ma per tutta risposta l’azienda ha provveduto al solo cambio del davanzale rotto. Nel 2024 Aler è intervenuta a ripristinare l’illuminazione nel cortile, della quale gli inquilini lamentavano la mancanza dal 2019. Non esattamente un intervento tempestivo. L’edificio costruito una sessantina di anni fa porta male la propria età. Basta girarci attorno: crepe, buchi che i roditori usano come nascondigli, fili volanti e infissi che, letteralmente, vanno a pezzi. Negli appartamenti, poi, c’è chi ha la muffa in camera da letto o un’invasione di piccoli insetti che mangiano il poco legno delle tapparelle rimasto.

Vana, finora, pure la richiesta di ottenere la sostituzione degli elementi di riscaldamento ad aria risalenti al 1980. “Nulla a tutt’oggi è stato fatto”, raccontano due inquiline ricordando, peraltro, che “per stare in queste condizioni comunque paghiamo un affitto di oltre 400 euro”. Gli uffici Aler di piazza Radovljica hanno confermato di essere a conoscenza delle richieste e di aver provveduto a risolvere la questione dell’illuminazione del cortile. Quanto al resto, dicono, se ne riparlerà al rientro dalle ferie dei responsabili.