
Condomini nel quartiere Forlanini di Milano
Milano, 20 giugno 2025 – Comprare casa in città spendendo meno di 120mila euro. La sfida più difficile riguarda la metà dei capoluoghi di provincia lombardi. Quelli dove si concentra la percentuale più alta di acquirenti con questo budget. Lo dicono i dati dell’Ufficio Studi di Tecnocasa.
La capacità di spesa
Milano a parte, dove il 25,5% si affaccia sul mercato immobiliare con un tesoretto compreso tra i 250 e i 349mila euro, negli altri centri la capacità di spesa si abbassa. A Mantova il 70,3% dichiara di poter arrivare a 119mila euro.
A Sondrio il tetto scatta per 62,9%, a Cremona per il 50,7%. La parziale buona notizia è che queste tre città sono anche quelle dove il prezzo (medio) del mattone al metro quadro è più basso: 1.383 euro nel capoluogo valtellinese, 1.429 a Cremona e 1.566 a Mantova.
Sfida difficile, ma non impossibile, a Sondrio: qui, conti alla mano, con 119mila euro si può acquistare un appartamento di quasi 90 metri quadrati.
La forbice
Il divario tra capacità di spesa e mercato diventa quasi incolmabile altrove. Emblematico è il caso di Bergamo dove poco più del 40% ha un portafogli massimo di 119mila euro: con un costo medio del mattone di 2.669 euro al metro quadrato si devono accontentare di 45 metri quadrati.
Scenario simile anche a Pavia per il 39,4% della popolazione: nella cittadina universitaria il massimo consentito sono 50 metri quadrati. Un appartamento leggermente più ampio riescono a strapparlo i varesini: il 42,8% che ha dichiarato un budget al di sotto dei 120mila euro può ambire a un bilocale (o a un piccolo trilocale) di 66 metri quadrati.
La Lombardia è radicata anche nella seconda fascia di consumatori, quella compresa tra 120 e 169mila euro (cinque capoluoghi con la percentuale più alta). In un mercato che nel primo trimestre dell’anno ha visto il valore delle prime case crescere del 5,1%, raggiungendo una media di 2.558 euro, anche disponibilità così possono risultare insufficienti ad acquistare abitazioni di medie dimensioni in città.
Como, ad esempio, è il capoluogo più in difficoltà e il più presente in questa fascia (38,8% della popolazione). Con il mattone che sfiora una media di 3.000 euro al metro quadrato, chi dispone di 130mila euro deve fermarsi a 45 metri quadrati; con 160mila si guadagnano dieci metri in più. Spazi insufficienti per una coppia con figli.
La seconda città più presente è Brescia, con il 37,6%: con 130mila euro si può acquistare un appartamento di 58 metri quadrati, con 160mila euro di 72. I più penalizzati in rapporto al costo del mattone sono i brianzoli: a Monza, dove il valore ha superato i 3.000 euro, il 35,9% ha una disponibilità di spesa tra i 120 e i 169mila euro.
Con 130mila euro si arriva a 43 metri quadrati, con 160mila a 53. A Lodi (35,4%) con gli stessi due budget si possono acquistare case di 68 e 85 metri quadrati. Spostandosi a Lecco, dove il 30,8% dichiara una capacità tra 120 e 169mila euro, con 130mila euro si ambisce a 54 metri quadrati, con 160mila a 67.
Per permettersi appartamenti a misura di famiglia meglio essere consumatori con un tesoretto compreso tra i 170 e i 249mila euro. A Lecco, dove uno su quattro dichiara questo budget (il dato più alto) per raggiungere i 100 metri quadrati servono 240mila euro.