MANUELA MARZIANI
Economia

Terre d’Oltrepò, la svolta: un commissario per il vino. “Salviamo la vendemmia”

Broni, Coldiretti indica le priorità dopo la nomina al timone di Luigi Zingone. Il sindacato: “Può essere un primo passo concreto per risanare l’azienda”

Riparte la pigiatura dell'uva a Terre d'Oltrepo

Riparte la pigiatura dell'uva a Terre d'Oltrepo

Borni (Pavia) – “L’arrivo di una figura professionalmente preparata è un passo fondamentale per affrontare e risolvere con serietà e responsabilità le criticità della cooperativa. È importante ripartire in fretta, per salvaguardare la vendemmia ormai nel vivo e dare un futuro stabile alla Cantina”.

Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia, commenta così la nomina del commissario straordinario Luigi Zingone alla guida di Terre d’Oltrepò, la più importante coop vitivinicola della Lombardia. “Ci auguriamo che avere un interlocutore autorevole possa rappresentare un punto di svolta e di effettiva ripartenza - aggiunge -. È fondamentale ristabilire al più presto le condizioni di serenità e fiducia per uscire dall’attuale stato di crisi e garantire risposte certe ai viticoltori dell’Oltrepò, a partire dai pagamenti arretrati del 2024 fino ad arrivare ad un’offerta adeguata per la vendemmia di quest’anno”.

Coldiretti Pavia ribadisce la necessità di individuare soluzioni che assicurino ai conferitori il giusto riconoscimento per i grandi sacrifici affrontati negli ultimi due anni. “Chiediamo al commissario di verificare con attenzione, insieme all’esperto nominato dalla Camera di commercio - dice ancora Garavaglia -, le azioni necessarie per il risanamento dell’impresa, e se sussistano le condizioni per avviare un’azione di responsabilità nei confronti della precedente amministrazione della Cantina”.

Luigi Zingone, 49 anni, commercialista, laureato in economia aziendale nel 2001, e in Servizi giuridici per l’impresa nel 2005, dal 2006 svolge incarichi di curatore fallimentare nel tribunale fallimentare di Roma e dal 2007 di dottore commercialista in proprio. La nomina a Terre d’Oltrepò arriva dopo la situazione drammatica sintetizzata nella relazione stilata dagli ispettori ministeriali, che avevano evidenziato una serie di negatività pesanti e avevano suggerito di procedere

. “La nomina del commissario con pieni poteri e non liquidatore - afferma Massimo Marangon, funzionario Uila Pavia - può rappresentare un primo passo concreto verso la bonifica dell’azienda. La nostra organizzazione continuerà a battersi per garantire continuità occupazionale e certezza nelle operazioni di conferimento, consapevole del ruolo centrale che l’azienda riveste nel sistema locale”. “Ora – dice invece il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio – serve un’operazione verità per capire se, alla luce delle attuali condizioni provocate dalla mala gestione degli ultimi tempi, sarà possibile andare avanti o saranno necessari interventi ancora più incisivi”.