FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Matilde Valeri colpita da un infarto in spiaggia, la 14enne donerà gli organi. Su di lei lo sfregio no-vax

La giovane bergamasca era in vacanza in Veneto. Ora è ricoverata in coma irreversibile. La scelta dei genitori e la marea social: “Quei tessuti? Contaminati”. Ma la frazione di Clusone si stringe alla famiglia: stop agli eventi in oratorio

Matilde Valeri, 14 anni era in vacanza in un residence della zona di Caorle, Venezia quando è stata colpita da infarto

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Bergamo – Era in spiaggia con i genitori. Lunedì pomeriggio sotto l’ombrellone, al caldo e al sole. Gli ingredienti per trascorrere una tranquilla giornata al mare che, purtroppo, si è trasformata in una tragedia. Siamo a Duna Verde (Venezia), nella zona di Caorle, una località balneare con villaggi turistici, residence immensi nel verde. Quel lunedì, all’improvviso, Matilde Valeri, 14 anni, di Clusone (frazione Fiorine) si sente male.

Avverte dei dolori. Da qualche giorno la ragazzina, studentessa (tra poche settimane, alla riapertura delle scuole avrebbe dovuto iniziare il secondo anno dell’indirizzo Sociosanitario all’istituto tecnico Ivan Piana di Lovere), accusava qualche malessere. All’inizio sembravano dei disturbi passeggeri, in realtà celavano altro, qualcosa di subdolo che si è rivelato ben più grave. Quel malore nascondeva, infatti, un infarto, un coagulo nel sangue che ha bloccato un’arteria, che ha lasciato poche speranze alla 14enne.

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Stroncata da un infarto in spiaggia a 14 anni: in coma irreversibile Matilde Valeri di Clusone

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Matilde è stata portata d’urgenza all’ospedale di Treviso, in Rianimazione. Purtroppo, la situazione era disperata. Coma irreversibile. Ieri mattina il terzo encefalogramma ha restituito l’assenza di attività cerebrale, aprendo la strada della scelta di generosità dei genitori che hanno deciso di donare gli organi della figlia.

Tutto era iniziato lunedì pomeriggio. Matilde era in spiaggia con mamma e papà. La studentessa ha avvertito dei fastidi che in un primo momento vengono collegati a quei disturbi che Matilde aveva avvertito qualche giorno prima. Si pensa a malesseri passeggeri. Ma non è così.

La 14enne si accascia improvvisamente davanti agli occhi increduli di genitori e bagnanti, colpita da un arresto cardiaco. Papà Achille e mamma Carmen allarmati chiamano immediatamente i soccorsi. La sala operativa del 118 invia sul posto il personale sanitario. Poi il trasferimento a Treviso.

Con le tragiche conseguenze che hanno lasciato senza parole la famiglia e la sua comunità. Matilde è una figura molto conosciuta nella comunità locale, specie all’oratorio di Clusone: animatrice del Grest e ben inserita nella vita della parrocchia. Sui social sono tanti i pensieri, manifestazioni di affetto dei coetanei, di amiche e amici di Matilde che hanno voluto scrivere una testimonianza. Anche la società di pallavolo Younion Volley che comprende anche l’oratorio di Clusone e l’Asd San Lorenzo hanno voluto ricordare la 14enne.

Per rispettare il dolore dei famigliari l’evento previsto in questi giorni proprio all’oratorio delle Fiorine (frazione di Clusone) è stato annullato e rinviato alla prossima settimana. Mentre nella comunità bergamasca lo choc è fortissimo, alla giovanissima in condizioni disperate tocca anche lo sfregio delle insinuazioni dei no-vax. Su alcuni profili social, ad accompagnare la notizia della tragedia che ha colpito Matilde, le insinuazioni sui vaccini anti Covid e persino un attacco al gesto di generosità dei genitori, che hanno deciso di donare gli organi. “La gente non ha capito che gli organi donati sono pieni di proteine spike”, scrive uno. Seguono commenti concordi: “Così si causano altri decessi”.

Resta il calore della piccola frazione di Fiorine. Il parroco, don Alex Carlessi, si trova in queste ore in Mozambico insieme a un gruppo di ragazzi dell’oratorio. Ha voluto anticipare il rientro per stare vicino alla famiglia di Matilde. “La mamma mi ha scritto un messaggio chiedendomi di pregare per lei – confida –. ai miei ragazzi ho scritto che per quanto tentiamo di comprenderla, a volte la vita risulta incomprensibile”.