MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia, Sos dai vigili del fuoco: “Dotazioni obsolete e organici all’osso”

A Pavia come in molte sedi lombarde è stato d’agitazione. Così importante per la collettività, il Corpo segna il passo

La carenza di personale ha portato fino alla chiusura di distaccamenti

La carenza di personale ha portato fino alla chiusura di distaccamenti

Pavia – Hanno salvato un cucciolo chiuso da due ore in un’auto sotto il sole; hanno evitato che le fiamme si mangiassero il polmone verde della Vernavola. Ma nessuno pensa a “salvare“ loro. Da mesi i vigili del fuoco di molte sedi lombarde sono in stato di agitazione.

“I colleghi hanno manifestato problemi strutturali e dotazionali di un Corpo che, nonostante la fondamentale importanza per la collettività, non è più al passo coi tempi – dice il segretario generale della UilPa Lombardia, Gian Luigi Madonia – Il personale chiede di lavorare in sicurezza e secondo standard all’avanguardia, dotandosi di tecnologie innovative attuabili solo con investimenti e formazione mirata. Chiedono anche l’adeguamento dei fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle sedi di servizio”.

Più volte i vigili del fuoco hanno rappresentato l’inadeguatezza dei mezzi e l’insufficienza degli stanziamenti per la manutenzione. “Il personale opera con concreto rischio per la salute, con dotazioni obsolete, non in linea con il progresso tecnologico. Anche i dirigenti, spesso chiamati a responsabilità dal personale e dalle organizzazioni sindacali, fanno fatica a gestire le troppe criticità”.

In tema di organici, la situazione è addirittura peggiore. “Le carenze stanno attanagliando quasi tutti i reparti, con punte che raggiungono anche il 20% di scopertura. Una situazione di estrema delicatezza, che ha addirittura costretto a chiudere distaccamenti per totale scopertura, come recentemente accaduto a Mantova, Pavia e Varese. In assenza di stanziamenti, non potrà mai esserci discontinuità e il rischio è che possano verificarsi tante altre chiusure. Il paradosso è che tali carenze non possono neanche essere compensate dal fisiologico utilizzo del lavoro straordinario, perché nel capitolo di bilancio i fondi risultano insufficienti per rispondere alle esigenze sempre più pressanti”.